Due, tre mesi di fuoco con la speranza che la battaglia parlamentare sulla Manovra dia un aiuto alle persone e alle aziende che rischiano di finire del guado che può venirsi a creare con il cambio della normativa.
È la lettura che Giannetto Marchettini dà alla situazione che, secondo lui, si formerà dal primo gennaio 2024, quando l’Italia darà l’addio definitivo al Superbonus così come lo conosciamo.
Pochi mesi d’attesa è poi finiranno i due meccanismi di utilizzo delle agevolazioni fiscali. Si torna alla detrazione in dieci anni per blindare la contabilizzazione per cassa. La nuova direzione è contenuta nella legge di bilancio ed intende riportare gli sconti fiscali dell’edilizia sui binari tradizionali.
Per il vertice di Ance il Governo doveva muoversi ma sta comunque sbagliando. “Il tappo finale era giusto – spiega -. Mi auguro che ci siano provvedimenti successivi che riordino e che diano sostegno per l’efficientamento energetico e sismico delle case. Molta gente normale, pover cittadini, rischiano di finire in un imbuto”.
Il presidente degli edili senesi teme poi che il rimpallo parlamentare porti ad un’incertezza sui prezzi e alla speculazione. “La misura è comprensibile ma colpisce tutti e dà una mano a pochi”, le parole di Marchettini.
MC
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