Era la cagnolina che nessuno voleva, tanti gli appelli che le volontarie hanno lanciato nella speranza che qualcuno prima o poi si accorgesse di lei. Ma si sa come va, specialmente sul web: l’immagine di un cucciolo in perfette condizioni è molto più attraente di qualsiasi altra foto che ritrae un cagnolino malaticcio. E’ ciò che è successo a Marianna, la setter bianca e grigia trovata nel 2020 in pessimo stato da Assta, l’associazione formata da un gruppo di volontari a sostegno degli animali in difficoltà. Mentre lottava tra la vita e la morte, Marianna è stata trasportata verso il rifugio dove ha fronteggiato prima la leishmaniosi poi l’ignoranza di chi non voleva adottarla. Lei che le sfide le ha vinte tutte, con la sua storia ci racconta che c’è ancora molto da fare per abbattere i pregiudizi umani.
“Quando l’abbiamo vista per la prima volta era pelle e ossa – racconta Alice Vano, vicepresidente di Assta-. Marianna non riusciva a mangiare, veniva da una situazione di degrado e per quanto fosse abbattuta non riusciva nemmeno a muoversi. Pensavamo fosse anziana perché i denti erano completamente andati, solo successivamente abbiamo scoperto che aveva sette anni. Era visibilmente denutrita ma, c’era dell’altro: era positiva alla leishmaniosi, malattia curabile se presa in tempo altrimenti particolarmente crudele visto che uccide attaccando gli organi”.
Non ci siamo lasciati abbattere – continua Anna – anche perché la malattia non aveva colpito in maniera aggressiva i reni. Marianna ha così iniziato la terapie e dopo un anno e mezzo è rifiorita. I valori erano tornati a livello standard, anche il pelo era finalmente tornato. Insomma era diventata bellissima. Abbiamo provato allora a mettere nuove foto e annunci vari in vista dell’adozione. Ma nonostante fosse guarita molte persone si tiravano indietro di fronte ad un cane che aveva avuto la leishmaniosi. Poi il miracolo, si è proposta una famiglia di Milano che già aveva un’altra setterina ed abbiamo iniziato il percorso di affidamento. Finalmente ce l’ha fatta, è una perla rara perché molti con storie simili non vengono presi in considerazione. Siamo felicissimi per lei”.
Martina Ciliani