Torniamo ancora a parlare del caso Ottavia Fabbrizzi, ne avevamo parlato già in estate (link qui), vittima delle cosiddette “marocchinate”, termine per indicare i soprusi che il corpo di spedizione militare francese, inflisse alla popolazione senese, sul finire della Seconda Guerra Mondiale.
Oggi il Gip di Siena ha accolto la richiesta del pubblico ministero, Valentina Magnini, di disporre l’incidente probatorio, ascoltando la testimonianza della figlia Gisella Anselmi, 91 anni, che all’epoca assistette all’omicidio della madre. Un evento molto importante, che dà speranza a tante, troppe donne che sul finire della guerra, rimasero vittime delle “marocchinate” francesi.
“Finalmente si apre uno spiraglio di giustizia per Ottavia Fabbrizzi” dice Emiliano Ciotti, dell’Associazione Nazionale Vittime delle Marocchinate. Si spera che la svolta nel caso della povera madre di Gisella Anselmi, faccia da apripista, incoraggiando tutte quelle persone, portatori di testimonianze riguardanti le violenze provocate dal corpo francese.
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