Le mascherine Ffp2, stando all’accordo siglato a livello nazionale dal commissario straordinario Figliuolo con i farmacisti, resteranno in vendita al prezzo di 0,75 euro al pezzo da lunedì 10 gennaio fino al termine dello stato d’emergenza. Una soluzione, quella di calmierare il prezzo delle mascherine, che potrebbe nascondere qualche insidia, come ci insegna la storia: quando l’imperatore Diocleziano nel 301 decise di intervenire in economia e calmierare il prezzo dei beni sul mercato, il risultato fu disastroso; con il mercato nero che imperversava ed il pane che era sparito dalla circolazione. Il governo italiano ha deciso di agire in questa direzione poiché il prezzo delle mascherine è lievitato dopo l’introduzione dell’obbligo di indossare le mascherine nei luoghi pubblici.
Per provare a chiarire la realtà delle cose, abbiamo chiesto ad Alessio Berti, vicepresidente dell’ordine dei farmacisti di Siena: “Il punto focale di tutta la questione – dice Berti – è che siamo in un regime di libero mercato. Se una farmacia decide di vendere una mascherina a un prezzo non concorrenziale, poi dovrebbero essere i consumatori a punire questa iniziativa andando da un’altra parte. In ogni caso, il prezzo calmierato non sarà un provvedimento tassativo ma sarà valido solo nelle farmacie che vorranno aderire iscrivendosi alla piattaforma”.
“Il problema è che il prezzo stabilito di 75 centesimi, non è compatibile con i prezzi a cui i farmacisti le acquistano dai fornitori – prosegue il vicepresidente dell’Ordine dei farmacisti senesi -, infatti, vendere una mascherina Ffp2 a quella cifra significa avere un margine di guadagno praticamente inesistente se non addirittura andare a rimessa”.
Il dottor Berti conclude togliendosi il camice di vicepresidente e indossando quello di farmacista: “Penso che quando ci sono stati sacrifici da fare li abbiamo sempre fatti. Anche questa volta noi venderemo le mascherine al prezzo che il governo ha stabilito, sperando di trovare forniture a prezzi ancora più bassi”. “Proprio ieri – chiosa – abbiamo deciso di offrire gratuitamente a tutti i bambini di asili, scuole elementari e medie un tampone gratuito, così da garantire un rientro a scuola più sicuro. Questa iniziativa ci ha preso tempo e risorse, perdipiù in un giorno festivo, ma l’abbiamo fatto con piacere perché sappiamo che era la cosa giusta da fare”.
Emanuele Giorgi
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