Siena

Masgalano, le Feriae Matriculuarum rispondono alla Pantera: “Noi disponibili all’incontro ma dalla Contrada mai nessuna risposta”

Dopo l’ufficialità che il Masgalano 2022 sarà offerto dalle Feriae Matricularum, la Contrada della Pantera, attraverso le parole del proprio priore Paolo Vannuccini. La Pantera ha infatti parlato di “un rammarico doppio, per Ettore ma anche per Stefano”. “È evidente come la nostra richiesta fosse cronologicamente antecedente alle altre e, per di più, connessa ad una ricorrenza specifica non procrastinabile”, aveva spiegato Vannuccini prima di aggiungere: “Fino all’ultimo, ho auspicato che anche le Matricole rivedessero la propria posizione, questo avrebbe indubbiamente aiutato anche il Comune nelle sue decisioni, purtroppo così non è stato”.

A seguito delle dichiarazioni del priore, oggi ha voluto rispondere Michele Rubini, Princeps dei Goliardi senesi. Riportiamo integralmente:

A seguito delle dichiarazioni dell’Onorando Priore della Pantera, mi trovo a malincuore costretto ad intervenire sulla ricostruzione dei fatti che hanno portato all’assegnazione del Masgalano 2022 alla nostra associazione.
È un passaggio che non avrei voluto fare, perché da Senese in una materia così importante tendo a fare riferimento solamente agli atti ufficiali, come in questo caso la delibera, e non semplice richiesta, di Febbraio 2019 che ci ha assegnato la concessione del 2020 e alla recente conferma.

Non avrei voluto in particolare vedere questa tematica portata sul piano dei canali social, che amplificano purtroppo discussioni e permettono senza alcun ritegno, offese fuori luogo.

Non è poi intenzione mia cercare uno scontro con una parte in causa, la Contrada della Pantera, che in questa vicenda rivendica delle ragioni oggettive.

Farei un torto alla realtà degli eventi però se non facessi queste doverose precisazioni.

Fino al 30/03/2022 io non ho mai avuto alcun tipo di comunicazione da parte della Contrada della Pantera, o altri canali, circa la loro volontà di offrire il Masgalano 2022.

Nel corso degli anni della pandemia, ed anche durante i miei primi mesi di mandato, sono continuati i confronti con il Comune riguardo alla nostra concessione.

Dato che si è sempre ritenuta valida la delibera a noi concessa, abbiamo proseguito nell’elaborazione dell’opera, già quasi totalmente realizzata nel Marzo 2020.

A fine Marzo 2022 avevamo quindi cominciato la fase finale trovandoci ad un centinaio di giorni dalla presentazione.

In data 30/03/2022 Sono stato raggiunto da una chiamata telefonica dell’Onorando Priore della Contrada della Pantera, il quale mi informava della richiesta di concessione effettuata dalla Contrada nel 2015 e del contestuale passo indietro degli Archivisti (che ricordo avere la delibera per il 2021 e quindi in un ipotetico slittamento sarebbe loro, cronologicamente parlando, toccato successivamente ovvero nel 2023) chiedendomi se fossimo disposti a fare altrettanto.

Essendo già partito il processo finale di realizzazione dell’opera e trovando l’argomento estremamente delicato da affrontare in una chiamata telefonica, dato che la motivazione della conversazione meritava grande rispetto e riconoscendo oggettivamente valida l’istanza della Contrada, esprimevo all’Onorando Priore della Pantera la mia disponibilità ad un incontro ufficiale e formale per poterci confrontare sulla questione e valutare tutte le ipotesi.
La chiamata dell’Onorando Priore mi trovava infatti sorpreso, poiché dal 1950 ad oggi nessuna Contrada aveva mai fatto richiesta di offerta del Masgalano; per il rispetto che ho delle istituzioni, come senese prima di tutto, mi sono quindi ritrovato spiazzato e in difficoltà e non ritenevo giusto chiudere la questione con una telefonata.

Ci salutavamo dunque con la mia personale richiesta di fissare insieme un possibile incontro per parlare della questione, nel pieno rispetto che la situazione richiedeva.

Da quel momento io non ho più avuto notizie, nè contatti, con l’Onorando Priore della Pantera.

Siamo rimasti in attesa di eventuali confronti con tutti i soggetti interessati o di eventuali nuove delibere di assegnazione, anche a soggetti diversi da noi.

Credo quindi che, per quanto ci riguarda, abbiamo fatto tutti i passaggi necessari con serietà e nel pieno rispetto di tutte le istituzioni dei regolamenti, senza chiedere o creare precedenti complessi per l’amministrazione comunale, rimanendo in attesa di atti o incontri ufficiali (e non ufficiosi), poiché il nostro progetto è in essere da quattro anni e volevo avere delle garanzie qualora ci fossero state proposte di slittamento.

Da qui arriviamo alla lettera di ieri, di cui riconosco e rispetto la difficoltà.

Anche per noi non è una situazione perfetta e per chi ha vissuto con me le fasi finali, compresa la giornata di ieri, ne è testimone.

Quello che mi rattrista però è la modalità di come sia stata gestita tutta la vicenda, la sensazione che ho avuto è stata quella di cercare di identificare il più facile colpevole per poter scaricare a qualcuno la colpa, un modus operandi tipico della politica, che da certi contesti dovrebbe rimanere fuori, o almeno fra Contradaioli (ma per molti io non lo sono) si dice questo.

Il mio intento con questo Masgalano è quello di ridare colore e vita alla città. Riportare il sorriso, dopo due anni difficili per tutti, rimane la nostra missione. Dispiace dover vedere invece che questi due anni hanno acuito dei luoghi comuni, superati da decine di anni in cui i Goliardi hanno scritto la storia delle contrade e del Palio grazie a Capitani, Priori e Contradaioli di cui tutti abbiamo memoria.

Tutte le storie meritano rispetto, anche la nostra.

Tolgo il Goliardo dalla testa e per un attimo parlo da Senese e Contradaiolo, ringrazio vivamente chi ieri ha avuto per me parole dirette e senza grosse remore ha deciso di ledere la mia sfera personale, senza sapere la mia storia.
Se questo è il tipo di argomentazione che alcuni contradaioli usano per esprimere il proprio pensiero, accetto di buon grado l’epiteto di gazzilloro, anche se per me la Contrada e la vita sono sempre state una cosa sola. Non si può misurare con il righello le dimensioni dell’Amore e dire, il mio è più grosso del tuo, perché si parla dello stesso Amore che è per forza di cose infinito e quindi non misurabile.

Concludo dicendo che per chi volesse parlare, chiedere o dirmi qualcosa, sono qua pronto a prendermi le mie responsabilità come ogni rappresentante di ruolo dovrebbe fare, e valutare fino all’ultimo qualsiasi richiesta, grazie forse all’incoscienza dei miei vent’anni abbondanti privi di cattiveria.

Rimango pronto a valutare fino all’ultimo per qualsiasi richiesta come farebbe un goliardo.

“Buco in terra Facto Inculaveris mundum”

Gaudeamus Igitur“.

emanuele giorgi

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emanuele giorgi

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