Massimo Vita sospeso dalla presidenza dell’Unione ciechi e ipovedenti di Siena

Massimo Vita è stato sospeso dalla carica di presidente dell’Unione ciechi e ipovedenti di Siena. A comunicarlo è stato lo stesso Vita in una lunga lettera.

La sospensione, spiega, è scattata a seguito di un “provvedimento disciplinare da parte del Collegio dei Probiviri della mia associazione per iniziativa di tre dirigenti della nostra associazione toscana”.

“Sono stato punito per aver criticato apertamente la conduzione politica della nostra associazione a livello nazionale e per averlo fatto pubblicamente coinvolgendo i cittadini e i politici dato che, a mio avviso, tutti hanno il diritto di conoscere cosa accade in un ente del terzo settore che, per altro, vive con contributi pubblici”,

Vita poi si rivolge ai cittadini “affinché non facciate mancare alla sezione il vostro sostegno e la vostra vicinanza come avete sempre fatto quando a dirigerla ero io. Affinché possiate sollecitare l’attenzione della classe politica su quanto accade in questa grande realtà del nostro paese. La sezione ha sicuramente la forza di proseguire il percorso che da tempo ha intrapreso sia per la presenza di dirigenti attenti e appassionati sia per la presenza di collaboratori esperti e soprattutto dedicati e appassionati”.

“La rete – prosegue – con cui stiamo svolgendo un mirabile lavoro sarà sicuramente di aiuto e ringrazio tutti i colleghi delle associazioni coinvolti con i quali ho sempre collaborato con passione e soddisfazione. A loro e a voi tutti va il mio grazie per come siete stati vicini all’Uici e per come lo sarete in futuro ma non posso non lamentare la scarsa attenzione che gli organi di governo stanno assicurando a tutte le vicende che minano la vita di una delle più storiche associazioni dei disabili. La storia della nostra associazione è punteggiata di grandi successi e di un lavoro riconosciuto dalle consorelle ma oggi soffre a causa di una dirigenza arroccata a difesa del proprio potere più che a difesa della trasparenza, della legalità e del pluralismo”.

La chiosa: “Certamente io non farò mancare il mio contributo di idee e di esperienza alla sezione di Siena che adesso è affidata alle amorevoli cure della mia ex vice presidente Lucia Pecorelli e al consiglio sezionale e ai collaboratori. Spero che questo periodo di disagio della nostra associazione termini al più presto e che anche a Siena si possa lavorare con maggiore serenità. Ancora grazie e mi raccomando, seguite sempre l’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti da oltre cento anni al servizio della categoria e della comunità”.