Sono oltre 30mila gli studenti toscani che questa mattina hanno affrontato la prima prova della loro Maturità. Nel senese sono stati 2.276 i ragazzi ad affrontare il tema di italiano, che ha visto spuntare tra le tracce Nedda di Verga e La via ferrata di Pascoli. Per quanti non abbiano voluto buttarsi sulla letteratura è stato possibile analizzare un brano dal libro di Liliana Segre e Gherardo Colombo. Infine, spazio anche ai grandi temi di attualità come il covid, la musica, la tecnologia e i rischi della iperconnesione. Alla vigilia della maturità una tra le tracce più attese era quella sulla guerra che invece non è stata estratta “dal cilindro” del ministero.
Quella di oggi è stata una mattinata particolare un po’ per tutto il mondo scolastico italiano, che tornava ad affrontare la Maturità con lo scritto in presenza dopo due anni di pandemia. Non fa eccezione Siena ed il suo Liceo classico che ha visto i propri studenti confrontarsi con la prova scritta. Ludovica Trapani, che ha da poco finito di frequentare proprio il classico, ha raccontato: “Ho scelto la traccia sulla tecnologia e il nostro rapporto con questa. Principalmente ho voluto parlare di come oggi sia vissuta la tecnologia e del nostro rapporto con chi sta oltre lo schermo”. Molto gettonata anche la traccia sulla pandemia e sul covid, come dice Nicolò Marmi: “Ho voluto portare una mia riflessione personale e solo dopo analizzare le conseguenze del virus a livello sociale. L’uomo non è solo un animale sociale ma anche abitudinario, ed il covid ha limitato molto questi aspetti ed ha distrutto tutte le nostre routine”.
Non è stata disdegnata dagli studenti neanche l’analisi del libro di Liliana Segre e Gherardo Colombo. Elena Magnelli, del Liceo Musicale, ne è stata testimone: “È stato un modo per parlare delle leggi razziali in Italia ed Europa. Penso che sia interessante trattare questo tema e rispetto alle altre tracce penso fosse la più argomentabile. Questo argomento, al contrario dei temi di letteratura, può essere ricollegato a tutta la storia d’Italia”.
Temi di letteratura che invece sembrano essersi orientati su Verga ed avere accantonato Pascoli. Ginevra Durante e Arianna Smith, studentesse del classico, confermano questo trend. “Ho scelto Verga perché ne avevamo già parlato in classe – racconta Ginevra – e penso che lo abbiamo affrontato molto bene, quantomeno mi sentivo abbastanza preparata”. “Anche io – le fa eco Arianna – ho scelto la stessa traccia perché l’ho ritenuta, tra tutte, quella più adatta a me. Inoltre, il tema dei vinti è un argomento che abbiamo trattato più volte durante l’anno e in più materie”. Proprio Arianna conclude dando una sua spiegazione sul “flop” di Pascoli: “Durante l’anno è difficile affrontare il tema della struttura metrica. Non so se poi nelle altre scuole lo avessero trattato, ma è un argomento che poteva mettere in difficoltà anche noi studenti del classico”.
Emanuele Giorgi