Medaglie d’onore ai deportati nei lager: insigniti quattro senesi. “Il riconoscimento diventa testimonianza”
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Giovanni Santangelo, Ottavio Dominici, Mario Insaccanebbia e Giuseppe Antonio Strazza. Quattro soldati catturati dai nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale, costretti a lavorare in condizioni disumane tra miniere, cantieri e campi di prigionia.
Vicende le loro segnate dalla fame e dalla paura, ma anche dalla resilienza e dalla speranza di un ritorno, spesso affrontato con mezzi di fortuna. Le loro famiglie oggi, in Prefettura, hanno ricevuto le medaglie commemorative dalla presidenza della Repubblica.
“Diciamo che la ricerca di questa onorificenza è stata portata avanti soprattutto da lui (il fratello Franco, ndr.) – spiega Anna Insaccanebbia, figlia di Mario-; si è interessato più di tutti, ma era una cosa a cui miravamo da tempo perché ci piaceva l’idea di ottenerla. Ricordi significativi non ne abbiamo, perché mio padre parlava poco di quello che era il triste quotidiano vissuto. Babbo era alto un metro e sessanta, quindi piuttosto piccolo di statura – continua-, ma tornò che pesava solo 47 chili. Questo dimostra chiaramente le condizioni di vita durissime che avevano affrontato. Oggi, in qualche modo, come ha detto anche il Prefetto, siamo testimoni. E membri di quella rete di memorie e di significati a cui ha fatto riferimento Liliana Segre”.
Ad accogliere le famiglie il prefetto Matilde Pirrera, la presidente della provincia Agnese Carletti, sindaci e autorità militari. “Durante la cerimonia sono emerse testimonianze davvero toccanti da parte dei familiari – ha detto.. In particolare, un figlio di uno dei destinatari della medaglia ha dichiarato: “Questa medaglia non la conserveremo in un cassetto, ma diventerà una testimonianza per tutti: per i nostri parenti, per i nostri nipoti, ma anche per gli estranei. Sarà simbolo di memoria e testimonianza”.
E nell’ambito degli eventi organizzati per il giorno della Memoria il consiglio comunale di Siena e la commissione cultura hanno organizzato un’iniziativa, a teatro dei Rozzi, con i ragazzi delle classi quinte delle scuole superiori cittadine per riflettere sugli orrori dell’Olocausto e per promuovere la consapevolezza storica.
“Quest’anno abbiamo scelto di dedicare ancora maggiore forza al messaggio di pace e di memoria in questa sede del Teatro dei Rozzi – ha sottolineato il presidente del consiglio comunale di Siena, Davide Ciacci – perché fossero davvero i ragazzi protagonisti oltre che il consiglio comunale la Commissione cultura che ha coorganizzato l’evento”.