
Le associazioni di categoria di Siena di Confcommercio, Confesercenti, Coldiretti, Cia, CNA, Confartigianato, Api hanno invitato il presidente della Regione Eugenio Giani “quanto prima” ad “un incontro con il mondo imprenditoriale senese” sul tema della Medio Etruria.
Le associazioni bollano come “incomprensibili ed inaccettabili tutte quelle posizioni che vorrebbero vedere realizzata la stazione nel giardino di casa propria”. Un riferimento chiaro al territorio aretino che avrebbe come preferenza il posizionamento della struttura a Rigutino. Così come è chiara, anche se non menzionata, l’accusa a Giani di aver “sposato” questa soluzione “ignorando le esigenze diverse di altri territori, sempre toscani”.
“I distretti interessati dall’infrastruttura – continuano le associazioni – si trovano a cavallo di due regioni, la Toscana e l’Umbria, che già attualmente esprimono dati economici rilevanti: 200mila imprese con più di 600mila addetti e oltre 10 milioni di presenze turistiche. Una macro-area con quasi 1,5 milioni di abitanti. La necessità di servire al meglio questo ampio panorama di mercato va posto alla base delle valutazioni tecniche che devono essere effettuate in primis da chi ha la responsabilità di progettare, realizzare e soprattutto di gestire Medio Etruria”.
“Proprio per superare le posizioni dei particolarismi dei singoli enti territoriali, il mondo economico – proseguono – ha individuato come unico e legittimo soggetto abilitato ad effettuare gli studi necessari per addivenire ad una decisione finale sulla localizzazione e realizzazione di Medio Etruria, il tavolo tecnico costituito al Ministero delle lnfrastrutture partecipato da RFI, Regione Toscana e Regione Umbria tra gli altri, anche per ricordare che un’opera di questo tipo ha valenza nazionale ed addirittura internazionale laddove si interconnetta con reti aereoportuali e ne completi la funzionalità”.
Questo tavolo tra l’altro propende per posizionare la futura stazione a Creti-Farneta.