Siena

Medioevo sotto i riflettori: ad Abbadia Isola dialogo tre Marco Brando e Duccio Balestracci

Un appuntamento da segnare in agenda per chi ama la storia e il pensiero critico. sabato 17 maggio, alle 18, nella suggestiva cornice della Sala Ildebrando di Abbadia Isola (Monteriggioni), va in scena un incontro che promette di andare ben oltre la classica presentazione editoriale: un vero concerto di intelligenze, dove la riflessione storica si intreccia con l’analisi dei media contemporanei. Protagonista dell’evento, nell’ambito del ciclo culturale “Incroci” curato dall’assessorato alla Cultura con Matteo Marsan e Dario Ceccherini, sarà il volume Medi@evo. L’età di mezzo nei media italiani (Salerno Editrice, 2024), ultima opera di Marco Brando, giornalista e storico esperto di “medievalismo”, ovvero di come il Medioevo viene rappresentato dopo il Medioevo. Con lui, in un serrato scambio di visioni e intuizioni, uno dei più brillanti divulgatori italiani: il professor Duccio Balestracci, storico di rara capacità narrativa, sempre capace di trasformare il sapere in racconto appassionante. L’ingresso alla serata è subordinato a una consumazione presso il BarMaM, l’elegante bar del Museo, al costo di 6 euro. Per informazioni e prenotazioni, è possibile scrivere a info@monteriggioniturismo.it o contattare il numero 0577 304834.
L’occasione è di quelle da non perdere: il libro di Brando è un’analisi lucida e incalzante della “fabbrica dei luoghi comuni” legati all’Età di Mezzo, sistematicamente dipinta da media e social come un’epoca oscura e arretrata. In realtà, scrive Brando, questa semplificazione è il frutto di pigrizia intellettuale e disinformazione. Medi@evo è una denuncia documentata contro gli stereotipi storici, un vero e proprio “manifesto sulle fake news di portata storica” che infettano la cronaca, la politica, lo sport e perfino la sessualità. Accanto alla sua analisi meticolosa, il professor Balestracci porterà la sua inconfondibile arte maieutica, capace di far emergere le sfumature della storia con il sorriso e la leggerezza che solo i grandi divulgatori sanno offrire. Nel corso dell’incontro si rifletterà anche sul “disarmo volontario” di molti storici, spesso restii a intervenire nel dibattito pubblico, e sull’urgenza di una formazione critica per chi lavora nei media, per evitare di cadere nelle trappole della pseudostoria. Sarà un confronto vivace, ironico, divertente e coinvolgente. Un’occasione per capire come si costruiscono – e si smontano – i miti di un passato deformato e semplificato. Non solo una lezione di storia o giornalismo, ma un invito a esercitare il pensiero critico con passione e intelligenza.

marco crimi

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