“È nella difficoltà che si vede la forza di un popolo. Dovevamo essere uniti quando dovevamo proteggere le nostre eccellenze., ma a Siena non le abbiamo sapute difendere ed abbiamo preferito invece cercare il colpevole”. Ferdinando Minucci si toglie qualche sassolino dalla scarpa durante la presentazione a Monteriggioni del suo libro ‘Memorie sospetti bugie, Mens Sana: una fine inaccettabile’. L’ex- presidente della Mens Sana ha deciso di raccontare la sua versione dei fatti su quanto accaduto alla società biancoverde e sui fatti legati all’inchiesta Time Out. “Lo sport di quegli anni era trovare colpevoli e io ero uno di quelli. Il libro mi è servito per digerire una situazione irreale: leggendo le 20mila pagine processuali ho visto una realtà molto lontana dal mio vissuto”, continua. “Cerco di ricostruire la vera storia della mia vicenda personale e della città che adesso sta affrontando il periodo peggiore della sua storia-dice ancora-. Il mio è un modo per stringersi insieme e cercare soluzioni”. Nell’opera di parla anche dell’arresto di Minucci avvenuto all’hotel Carlton di Bologna, luogo dove oggi l’ex dirigente mensanino ha presentato il suo libro una prima volta. “Abbiamo agito solo ed esclusivamente nell’interesse della Mens Sana, questo a qualcuno non andrà giù”, prosegue Minucci. ‘Memorie sospetti bugie, Mens Sana: una fine inaccettabile’ è edito da Cantagalli e Edizioni il Leccio. “Il libro è stato in classifica su Amazon nella sezione che riguardano le sport e nel podio per la sezione basket. Auspico una diffusione a carattere nazionale perché gli argomenti che Ferdinando tratta riguardano non solo Siena ma un intero sistema nazionale”, così Davide Cantagalli di Edizioni Cantagalli. “Abbiamo scelto anche di distribuirlo nelle edicole perchè crediamo nel potenziale economico di quest’ultime”, afferma Riccardo Cerpi, edizioni Il Leccio.
Katiuscia Vaselli
Emanuele Giorgi
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