“Abbiamo trovato un accordo con il Comune di Asciano. A questo punto, su quel modello, invito i sindaci dei Comuni limitrofi al nostro, e ne parlerò anche con il presidente della Provincia David Bussagli, per creare un consesso di confronto e fare qualcosa di simile”. L’assessore comunale con deleghe all’istruzione e ai servizi all’infanzia Paolo Benini ha incontrato i giornalisti per parlare della questione delle mense, tema molto “caldo” e al centro delle cronache e del dibattito cittadino nel corso degli ultimi mesi. E ha annunciato l’accordo con Asciano relativamente alla questione dei ragazzi che frequentano scuole in territori comunali diversi rispetto a quello di residenza.
Ha affermato l’assessore Benini: “Con il Comune di Asciano abbiamo trovato un accordo per un contributo annuo di 22 mila euro, che comprendono il servizio di mensa e tutta una serie di servizi, compreso un contributo per la manutenzione delle strutture e quindi anche bollette di luce e gas e quant’altro. Parliamo di circa 40 bambini residenti nel territorio comunale di Siena che frequentano una struttura nel territorio di Asciano. Può essere una base di partenza per trovare un accordo con tutte le altre amministrazioni. Come Siena, su circa 3 mila bambini iscritti a scuole dell’infanzia e primarie quasi 500 arrivano da Comuni limitrofi. L’amministrazione comunale si accolla tutta una serie di spese, comprese quella sulla manutenzione e sulla mensa, alle quali vanno aggiunte le bollette per riscaldamento, luce e acqua, servizi vari. La mia proposta è quella di trovare un accordo a livello provinciale basato sulla Isee. Possiamo calcolare un contributo che le amministrazioni possono versare per mense, servizi, manutenzione e tutte le varie spese che dipendono dal numero di utenti”.
Benini ha poi risposto relativamente a un suo presunto diniego a effettuare un incontro con i sindaci dei Comuni limitrofi: “Non è vero – ha detto l’esponente della giunta del sindaco Luigi De Mossi. – Già a marzo scrissi una mail chiedendo un incontro sul tema a tutti i sindaci dei Comuni limitrofi. Ma nessuno mi rispose. La delibera sugli 8 euro è del 19 maggio, quindi di più di due mesi dopo. E in quei due mesi nessun primo cittadino mi rispose”.
L’assessore taglia corto poi sulle domande formulate con un comunicato stampa dall’osservatorio W la pappa con il pomodoro e sulla qualità delle mense: “Chi è che fa polemica? Le domande dell’osservatorio? A me non interessano. Relativamente alla qualità delle mense dico che la referente senese della Caritas, dopo un incontro con Asp, mi ha detto personalmente che il prezzo di acquisto dei prodotti delle mense non è concorrenziale, i prezzi sono troppo alti. E francamente, ma questa è la mia opinione personale, le mense dovrebbero stare dentro le scuole e non essere centralizzate”.