Anno scolastico e amministrazione nuova ma polemiche vecchie per la mensa scolastica comunale: al centro dell’agone politico tornano i temi della qualità e delle tariffe del servizio, temi che sono stati centrali nel dibattito degli ultimi mesi di governo De Mossi.
Con due note sono intervenuti sia il Comitato “Cara” mensa comunale Siena che l’Osservatorio W la Pappa con il pomodoro mentre per adesso la linea scelta da palazzo pubblico è quella del no comment.
“Dalla giunta non vediamo un progetto che ripensi il servizio”, ha affermato Valentina Francini, membro dell’Osservatorio ,che sostanzialmente ha ripetuto un concetto già noto: la mensa è salata ma non si vedono cambiamenti.
Per Francini l’elenco dove operare è lungo e va da un miglioramento della qualità del cibo, ad un maggiore sfruttamento dell’economia circolare e del km zero. Ed ancora serve più consapevolezza nella prevenzione degli sprechi e bisogna puntare su gare che non guardino solo al prezzo al ribasso ma anche all’eccellenza del prodotto.
Un altro fronte dove, secondo il membro di W la Pappa con il pomodoro, bisognerebbe mettersi all’opera porta direttamente a Fondazione Monte dei Paschi e al suo bando Sostenibilmense
“L’avviso – sostiene Francini – ha già un pacchetto progettuale che ha mostrato risultati tangibili con altre realtà territoriali ma qui da noi è stato snobbato”.
Quanto infine alla questione dei prezzi “la tariffa è aumentata da 6 a 6,4 euro per i residenti -continua -. E se per i residenti c’è stato un abbassamento rispetto all’ultima delibera De Mossi bisogna comunque osservare come la precedente giunta equiparava la tariffa massima dei residenti a quella dei non residenti. E cioè 6 euro”.
MC