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Metalmeccanici: braccio di ferro sul rinnovo del contratto, lavoratori in sciopero

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Otto ore di sciopero articolato nelle aziende per l’assenza di passi in avanti nella trattativa per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici: da Roma il braccio di ferro tra sindacati e associazioni datoriali si sposta sul territorio.

Stamani, in una conferenza al teatro Politeama di Poggibonsi, le sigle di categoria hanno annunciato la nuova mobilitazione.

Il contratto, scaduto a fine giugno 2024, riguarda circa 1,5 milioni di lavoratori a livello italiano. Le parti sociali hanno chiesto un aumento medo a regime per il livello C3 (ex quinto livello ) di 280 euro lordi per il triennio luglio 2024-giugno 2027. Le imprese offrono un aumento salariale medio allo stesso livello di 173 euro, sulla base dell’indice Ipca, ma allungando la vigenza del contratto di un anno (fino a giugno del 2028) e sarebbero disponibili solo a dare una somma aggiuntiva sul welfare contrattuale ma non sui minimi salariali.

“Dobbiamo entrare in una mentalità diversa: il fatto che le cose siano in un certo modo non significa che debbano restare così. Altrimenti, il problema non avrà mai fine. Quando pensate di aver toccato il fondo, c’è sempre ancora qualcosa da raschiare”, dice il segretario Fiom Cgil Siena Daniela Miniero.

“Il contratto è scaduto già un anno fa e, ad oggi, siamo ancora all’inizio del percorso – afferma invece Giuseppe Cesarano, Fim Cisl Siena -. C’è stata una contropiattaforma di Federmeccanica, ma siamo convinti che riusciremo a portare a casa questo contratto se continueremo a mantenere alta l’asticella. Si tratta di un contratto che va rinnovato e che deve essere innovativo. L’industria è in difficoltà, ma ci sono anche realtà che stanno andando bene. Ho ribadito l’importanza di questa zona, un territorio industrialmente strategico che garantisce lavoro a molte famiglie”.

La giornata odierna è stata occasione anche per parlare delle crisi che toccano il territorio valdelsano, come quelle di Comege e Paycare. Ed anche per sottolineare l’importanza del settore della camperistica, capace di generare un fatturato da un miliardo di euro.

“Per questo deve essere un’area presidiata: la continuità lavorativa dei lavoratori e la stabilità di queste aziende sono determinanti per la vita di questo territorio”, dice invece Massimo Martini, Uilm Uilm Siena.