Vi siete chiesti come mai in questi giorni chi abita nelle zone più basse ha fatto temperature minime di -5/-6 e chi vive in centro o più in altro non è neppure sceso sotto lo zero? Sicuramente avrete sentito parlare del fenomeno dell’Inversione Termica e vi sarete chiesti cosa fosse. Cerchiamo di capire insieme agli amici dell’Osservatorio “ad Status” di cosa si tratta, visto che ci sta interessando in questi giorni e sicuramente tornerà con prepotenza anche da domenica per altri 4 mattine.
Partiamo dal presupposto che l’aria fredda ha una densità maggiore rispetto a quella calda, di conseguenza l’aria con una temperatura maggiore tende a galleggiare sopra a quella con temperatura inferiore. Il “freddo”, insomma, tende ad aderire al terreno.
In condizioni di alta pressione e di notti stellate, il terreno perde rapidamente calore irradiandolo verso il cielo; questo comporta la formazione di uno strato freddo di aria che aderisce al suolo. La scarsa ventilazione, poi, gioca un ruolo fondamentale: non c’è mescolamento nella colonna d’aria verticale e pertanto la temperatura in alto è maggiore rispetto a quella più in basso, che risulta di fatto “isolata” rispetto agli scambi convettivi.
Questo è ciò che avviene, in modo molto semplificato, quando si parla di “Inversione Termica” e spesso anche le nebbie mattutine caratterizzati da alta pressione, ne sono una dimostrazione evidente.
Si ringrazia l’osservatorio “AD STATUS” di Acquaviva di Montepulciano per la collaborazione.
Foto e articolo di Gabriele Ruffoli