Minaccia di dar fuoco alla moglie davanti ai figli piccoli, finisce in carcere

Sarebbe arrivato a minacciare di dare fuoco alla moglie, cospargendola di liquido, di fronte ai suoi tre figli minori un 45enne tunisino che è finito nel carcere di Santo Spirito.

Per due volte i poliziotti del commissariato di Chiusi-Chianciano Terme sono intervenuti nell’abitazione della famiglia, che vive a Chiusi. La prima è stata nello scorso giugno a seguito di una segnalazione dei figli. Sia la donna che i bambini sono stati messi in sicurezza. Poi sono stati fatti gli accertamenti del caso.

Le indagini hanno fatto emergere un quadro di violenze domestiche che si sono ripetute durante gli anni. Il nuovo intervento è avvenuto pochi giorni dopo con la minaccia, si diceva, di bruciare la coniuge. Solo l’agire dei poliziotti ha scongiurato il peggio.

Ecco quindi che il pm, acquisiti questi nuovi elementi dalla polizia giudiziaria, ha richiesto al gip del tribunale di Siena la misura della custodia cautelare in carcere per maltrattamenti in famiglia, eseguita dagli agenti.

Nel 2024 sono state sei in Valdichiana senese la volte in cui si è richiesta l’attivazione del codice rosso a seguito di interventi della polizia per casi di violenza domestica, maltrattamenti, minacce e stalking,

Gli ultimi due sono stati gestiti dal commissariato di Chiusi-Chianciano Terme, guidato dal vice questore Enza De Fusco. Oltre a quello appena citato l’autorità giudiziaria ha infatti emesso un’ulteriore misura cautelare: un divieto di avvicinamento alla vittima con applicazione del braccialetto elettronico nei confronti di un uomo ritenuto, allo stato delle indagini, responsabile di atti persecutori.

L’ordinanza è scattata a seguito di una denuncia per atti persecutori e revenge porn. A collaborare con gli agenti chianini anche i poliziotti questure di Avellino e Benevento, dalle quali è emerso il presunto comportamento persecutorio del denunciato, un quarantaduenne residente in provincia di Avellino.

L’uomo, non rassegnatosi della fine della relazione sentimentale, ha continuato ripetutamente ed in modo ossessivo a molestare la sua ex, assillandola, minacciandola in modo pesante e cercando di controllarne gli spostamenti, inviando anche ad altre persone immagini che la ritraevano nuda.

Al termine dell’attività investigativa è stata emessa l’ordinanza con la quale è stata disposta la misura del divieto di avvicinamento alla ex fidanzata e ai luoghi da lei abitualmente frequentati, con l’obbligo di mantenere una distanza di 500 metri.

Nei confronti del presunto autore dello “stalking” è stato disposto anche il divieto di comunicare con la donna, con qualsiasi mezzo, con applicazione del braccialetto elettronico.