Sono stati gli operatori del 118 di Siena i primi a essere vaccinati con le prime 80 dosi di Moderna, questa mattina alla palazzina nell’ex ospedale psichiatrico San Niccolò. Come consigliato dalla Regione i primi a usufruire delle dosi della casa farmaceutica Moderna saranno gli operatori del 118, per il loro lavoro che gli espone a un continuo rischio di contagio. In totale in questa prima fase è previsto l’utilizzo di 330 vaccini in quattro sedute, ad Arezzo saranno 390 e a Grosseto 360. I destinatari potenziali sono 2.140: 655 a Siena, 773 ad Arezzo, 712 a Grosseto.
“È una scelta della Regione Toscana che condividiamo – afferma il Direttore generale della Asl Toscana Sud Est Antonio D’Urso –. Gli operatori dell’emergenza e urgenza garantiscono un servizio essenziale e devono essere protetti e messi nelle migliori condizioni possibili per prestare la loro assistenza. La macchina delle vaccinazioni ha quindi da oggi un nuovo ingranaggio. Proseguono infatti le somministrazioni delle dosi di richiamo che sono iniziate ieri e andremo avanti con le prime dosi. Contiamo di arrivare, appena il flusso di dei rifornimenti di dei vaccini lo consentirà, alla vaccinazione di massa”.
“Il Moderna – afferma Direttrice sanitaria della Asl Toscana Sud Est, Simona Dei – è il secondo tipo di vaccino che viene utilizzato nella Asl Tse. L’efficacia è considerata sostanzialmente identica e lo stesso vale per i possibili effetti collaterali. Entrambi hanno lo RNA messaggero quale componente principale e usano lo stesso meccanismo di azione. La principale differenza è quindi data dalle modalità di conservazione”.
Presenti all’avvio delle operazioni a Siena Roberto Turillazzi, direttore dello staff direzione sanitaria dell’Asl Tse, Giuseppe Panzardi, direttore della centrale operativa 118 di Siena-Grosseto e, in rappresentanza del mondo del volontariato, Andrea Nuti, coordinatore delle Pubbliche Assistenze Riunite della provincia di Siena, e Fabio Lusini, direttore delle Misericordie di Siena.
“Partiamo con una previsione di 330 dosi vaccinali per operatori del volontariato, medici e infermieri del 118 – ha detto Turillazzi –, la programmazione è sempre legata all’arrivo e quindi disponibilità delle dosi. L’Asl è pronta a procedere in base alle forniture, altrimenti saranno rimodulati i calendari come avvenuto negli ultimi giorni”. Il dottor Panzardi ha sottolineato “il buon ritmo con cui stiamo procedendo per rispettare i tempi previsti. La giornata di oggi è dedicata agli esponenti del volontariato, poi dalla prossima seduta toccherà a medici e infermieri del 118, fino ad arrivare a completare tutti gli operatori”.
Il vaccino Moderna non necessita di temperature come quello di Pfizer che ha bisogno di frigoriferi capaci di arrivare a -75°. A questo secondo vaccino basta -20°. Infine il Moderna viene somministrato in due dosi a distanza di 28 giorni l’una dall’altra. Nel caso di Pfizer, l’intervallo temporale è di 21 giorni. La loro protezione scatterà per Pfizer sette giorni dopo la somministrazione della seconda dose, per Moderna quattordici giorni dopo.