Una manciata di case immersa nella campagna della Valdelsa senese e per mesi i pochi abitanti costretti a fare i conti con minacce, offese e danneggiamenti alle proprie cose. Non passava giorno che un residente non denunciasse ai carabinieri di aver subito aggressioni verbali, oppure un danno. Tutti sapevano chi fosse il responsabile, in fin dei conti gli abitanti erano davvero pochi e si conoscevano tutti. Una minuscola frazione della quale volutamente non scriviamo il nome per tutelare l’uomo che oggi anche se imputato è pur sempre, fino a prova contraria, innocente. Non c’è stato alcun pronunciamento da parte del giudice e quindi è giusto che in questo arco temporale venga tutelato così come le presunte .
Dopo il reiterarsi di minacce, offese, molestie e danneggiamenti gli abitanti del paesino ormai esasperati avevano deciso che fosse arrivato il momento di porre fine a quella situazione. Numerose le denunce nei confronti dell’uomo e alla fine i fatti portati all’attenzione dell’Arma nel 2016 sono approdati davanti ad giudice. Quaranta le parti offese evidenziate dalla Procura. Perché quell’uomo angustiava i propri compaesani? Nessuna ragione evidente, solamente gli andava di fare così. Punto e basta. Inizialmente era stato sottoposto anche ad un esame psichiatrico per accertare le sue capacità di intendere e di volere, ma gli accertamenti non sono andati a avanti perché l’attuale imputato ha disertato i successivi incontri con lo specialista e quindi è arrivato al processo come soggetto capace di intendere e volere. La causa penale va avanti ed è stata aggiornata al 2018.
Cecilia Marzotti