Montalcino, il suo Oro e il Tempio del Brunello : “Nasce qui il nuovo turismo tra tecnologia e territorio”

Un nuovo tipo di turismo nasce qui, in un percorso emozionale ed immersivo che celebra il Re dei vini. Dentro lo splendido cuore millenario di Montalcino, il complesso di Sant’Agostino, è stato inaugurato il Tempio del Brunello.

Il progetto nasce grazie all’accordo e alla solida collaborazione tra Arcidiocesi di Siena, Colle di Val d’Elsa e Montalcino, Comune di Montalcino, Consorzio del Brunello. Il Tempio del Brunello è stato realizzato da Opera Laboratori. Così, dopo i duri mesi della pandemia, il comune ilcinese si prepara “ad un abbraccio di ripartenza per accogliere i visitatori”, come ha detto il responsabile dell’ufficio beni culturali dell’Arcidiocesi di Siena Don Enrico Grassini, presente all’inaugurazione odierna. Per Grassini “è stata fatta un’opera che fa bellezza – spiega- Questo luogo rappresenta una civiltà peculiare come quella di Montalcino. Sant’’Agostino rappresenta un’ identità ed il fatto che questo luogo fosse penalizzato era una ferita aperta. È stato ridato un bene per lo spirito”.

 

 

 

L’obiettivo del Tempio lo declina Giuseppe Costa, presidente di Opera Laboratori: “Mi è sempre piaciuta l’idea di convertire una struttura come cassa di risonanza di un tesoro che rappresenta una zona- afferma-. L’oro di Montalcino ed il Tempio sono due prodotti che devono aiutarci a sfruttare i beni che abbiamo. Attraverso il Tempio chi viene a degustare il vino può capire il lavoro che c’è dietro”.

Il Tempio del Brunello si lega indissolubilmente a L’oro di Montalcino, operazione culturale che intende, far conoscere e sperimentare, anche con l’aiuto delle più avanzate tecnologie, il fascino e la bellezza della città ilcinese e della sua campagna, una tra le più belle al mondo, quella della Valdorcia. “È un percorso sia artistico che spirituale – afferma il responsabile di Opera Laboratori su Siena, Stefano di Bello-. Abbiamo creato una dimensione dove arte e territorio vivono insieme. Montalcino  dal vino vuole partire verso gli altri ori: bellezze naturali, artistiche, abbazie, castelli, dimore, e musei- prosegue-. Gli ori vogliono essere  una rotta da seguire in questo per una dimensione nuova che travalica il semplice museo e si apre ad orizzonti luminosi”. Ancora Di Bello: “Un museo innovativo, direi quasi un non museo: un centro di cultura che accolga in una dimensione nuova”.

 

 

 

 

 

Emozionato il sindaco di Montalcino Silvio Franceschelli: “Il nostro museo non doveva essere “polverosa” ma un cuore pulsante, simbolo dell’amore e della fatica di tanti uomini. Abbiamo fatto un bando per trovare un operatore professionale ed abbiamo la fortuna di incontrare Opera”.

“Siamo convinti che il percorso del vino non si esaurisca in un bicchiere – continua il presidente del Consorzio del Vino Brunello di Montalcino Fabrizio Bindocci – ma sia sempre più un fenomeno di rilievo anche dal punto di vista culturale. Questo progetto ci rende entusiasti poiché il Tempio del Brunello non è solo un museo moderno e interattivo, ma anche un’esperienza profondamente rappresentativa del suo territorio che darà un valore aggiunto all’attività di promozione che lo stesso Consorzio già svolge per tutto il sistema socioeconomico di Montalcino”.

 

 

 

 

 

Il percorso

 

La dimensione accogliente e meditativa di InChiostro, primo chiostro coperto dell’ex convento, rappresenta il punto di partenza dei vari percorsi esperienziali: da qui, grazie all’applicazione ‘L’Oro di Montalcino’, sarà possibile essere guidati all’interno della chiesa di Sant’Agostino presentata da un video in cui Don Enrico Grassini ne introduce le bellezze storico-artistiche. La visita continua poi all’interno del suggestivo Museo Archeologico sotterraneo, illustrato in prima persona dagli archeologi, Luca Cappuccini, Luigi Donati e Jacopo Tabolli, che hanno scoperto e studiato i reperti etruschi conservati, provenienti in larga parte dal vicino Poggio Civitella, unico esempio di fortezza etrusca ancora oggi esistente.

Da Inchiostro si accede poi nelle Raccolte Museali Civica e Diocesana, ricca collezione tutta da scoprire di statue lignee e ‘fondi oro’ di scuola senese di proprietà comunale e provenienti dalle chiese dell’antica diocesi, impreziosita da una corposa raccolta di maioliche arcaiche del Duecento e dalle antiche opere della vicina Abbazia di Sant’Antimo. Le note di una giovane flautista montalcinese, Cecilia Cuglitore, accompagneranno il commento storico artistico dei dipinti più rappresentativi.

La video intervista al professor Bruno Bonucci traccerà un profilo storico dalla Montalcino medievale all’età contemporanea, evidenziando la vocazione produttiva, artigianale e imprenditoriale della comunità montalcinese dal suo stato embrionale fino all’economia del Brunello.

 

 

 

 

Da Inchiostro inizia poi l’esperienza alla scoperta del rigoglioso territorio di Montalcino: postazioni con visori di realtà virtuale chiamate InVolo consentiranno di immergersi fra ville e castelli, scorci mozzafiato del centro urbano, piccoli paesi del vasto e diversificato territorio comunale. Se negli affreschi trecenteschi con gli Effetti del Buongoverno Ambrogio Lorenzetti si cimentò in una nuova forma d’espressione della pittura per planare sulla campagna senese ‘a volo d’uccello’ al fine di presentarne la bellezza e la produttività, a Montalcino oggi le più moderne tecnologie consentono di esperire le meraviglie del territorio attraverso uno sguardo nuovo che abbraccia il paesaggio dalla luce dell’alba a quella del tramonto; si prospetta e si incoraggia così, una volta terminato il percorso all’interno del complesso di Sant’Agostino, l’esperienza reale di visita del centro storico e della campagna fuori dalle mura castellane, lungo i diversi versanti della collina.

Passando nel chiostro scoperto, quello chiamato un tempo il ‘chiostro d’estate’ del convento, si scende nel Tempio del Brunello; percorrendo verso il basso la scala, si percepisce un cambiamento di livello di profondità, una gradatio di clima, dalla luce alle tenebre, mentre i suoni della cantina rimandano anche alla ‘gradazione’ del vino: tanto è profonda l’appartenenza del Brunello al territorio di Montalcino, quanto più consapevole e distintiva la personalità del vino. C

ome i filari, solchi verdeggianti sul terreno, scandiscono e disegnano il territorio di Montalcino, si procede nello spazio successivo, chiamato Quadro divino, dove il visitatore può lasciare il ‘segno’ della sua esperienza lungo il percorso e mettere in gioco la propria creatività, sviluppando le sensazioni e le suggestioni ricevute nelle precedenti esperienze. Quadro divino dunque è il segno dell’esperienza sul visitatore, che a sua volta è invitato a lasciare il proprio segno nel luogo, un po’ come il percorso che ha compiuto sul territorio per arrivare a Montalcino. I colori, le immagini e le atmosfere vengono qui presentate in una vera e propria palette cromatica, l’identità visiva di Montalcino, da utilizzare in maniera libera ed emozionale. Ciascun visitatore potrà creare così, attraverso postazioni touch, la propria composizione artistica, che potrà essere inviata a parete e condivisa tramite email e social.

 

 

 

 

Il terzo ambiente ipogeo, sostenuto da archi ogivali, che nelle forme rimandano a un calice rovesciato, è Calix. Qui, attraverso la tecnica del mapping accompagnata da suggestive sonorità realizzate appositamente per il Tempio del Brunello, il visitatore si troverà immerso in un’esperienza dal forte impatto emotivo: saranno presentati capolavori artistici, espressione dell’ispirazione e del lavoro creativo che la terra di Montalcino ha saputo infondere nell’uomo. Dal paesaggio degli Effetti del Buon Governo si passa alle tavole trecentesche del miracolo delle Nozze di Cana e dell’Ultima Cena dove il vino viene servito nelle ceramiche analoghe a quelle conservate all’interno del Museo di Montalcino.

La proiezione si conclude con la Madonna della Misericordia di Vincenzo Tamagni che idealmente protegge tutto il territorio di Montalcino, evocando la profonda devozione mariana della zona. Risalendo, si arriva di nuovo nella luce del chiostro scoperto dove sarà possibile condividere e concludere l’esperienza, dialogando di cultura, d’arte e di vino mentre si sorseggia un calice di Brunello presso l’Enoteca Bistrot Caffetteria del Tempio del Brunello. Un luogo di divulgazione conviviale dove potersi avvicinare alla conoscenza enologica a tutti i livelli. Attraverso il dispositivo di applicazione mobile, infatti, sarà possibile rispondere a una serie di domande relative al proprio temperamento in modo da guidare il visitatore nella scelta del Brunello più in linea con la propria personalità.

Si verrà poi guidati da sommelier professionisti e da un sommelier digitale multilingua, che permetteranno di cogliere i gesti e le ritualità che accompagnano la degustazione, delineando le caratteristiche organolettiche del Rosso e del Brunello di Montalcino. Passando di nuovo da Inchiostro verso l’uscita, attraverso l’applicazione mobile, quattro video interviste illustreranno gli ori di Montalcino. Miele, zafferano, olio e tartufi saranno presentati da Federico Ciacci, Marzio Saladini, Carlo Alberto Bindi e Paolo Valdambrini che racconteranno le proprietà, la storia, la tradizione dei quattro prodotti, principi del territorio. E ora è arrivato il momento di lasciare il complesso di Sant’Agostino e, per chi lo vorrà, proseguire il viaggio tra arte, storia, cultura e gusto, alla scoperta di ciò che rende unico Montalcino e il suo territorio. Attraverso l’applicazione mobile il visitatore sarà guidato verso i maggiori punti d’interesse geolocalizzati e commentati da schede testuali, audio, photo gallery e video che integreranno la visita: dalla cattedrale di San Salvatore al Palazzo Comunale di Montalcino, dall’Abbazia di Sant’Antimo fino a San Giovanni d’Asso, dal castello di Poggio alle Mura fino al San Michele sperduto nel bosco, dall’Abbadia Ardenga fino a Montisi, si potrà abbracciare tutto il territorio comunale che si offre con fierezza e autenticità nel cuore.

 

Katiuscia Vaselli

Marco Crimi