Lo scorso 19 febbraio, la postazione di Emergenza Territoriale di Montalcino viene attivata per intervenire su un paziente accasciato a terra fuori da un ristorante, non cosciente e che non respira. L’uomo, che è insieme al figlio, prima di cadere all’improvviso al suolo, non lamenta nessun dolore toracico, né altra sintomatologia; inizialmente il figlio pensa a un malore transitorio, poi, capendo la gravità della situazione, inizia il massaggio cardiaco, in attesa dei soccorsi.
Dopo pochi minuti dalla richiesta di aiuto, l’ambulanza di Montalcino con medico e volontari-soccorritori di livello avanzato a bordo giunge sul posto, in pieno centro storico. L’uomo è ancora privo di sensi e non presenta attività cardiaca.
Il primo ritmo rilevato all’elettrocardiogramma è una fibrillazione ventricolare, sintomo frequente in caso di arresto cardiaco. I soccorritori defibrillano il paziente quattro volte, attivando tutte le manovre di rianimazione cardiopolmonare necessarie: l’attività cardiocircolatoria riprende, l’uomo respira.
Nel contempo la Centrale Operativa 118 Siena-Grosseto provvede ad attivare in parallelo il servizio di elisoccorso per accelerare al massimo i tempi di centralizzazione del paziente in ospedale. Viene stabilito che il rendez-vouz con l’elicottero avvenga al campo sportivo di Montalcino dove, dopo pochi minuti, l’équipe 118 della postazione di Montalcino consegna il paziente ai colleghi dell’elisoccorso che trasferiscono il paziente al reparto di Emodinamica del policlinico Santa Maria alle Scotte.
Questo evento a lieto fine rappresenta un ulteriore esempio concreto di perfetto funzionamento della catena dei soccorsi, messa in atto con encomiabile sinergia a partire dal familiare presente sul posto, che ha immediatamente dato l’allarme al sistema e iniziato il massaggio cardiaco, per proseguire con gli operatori della Centrale Operativa 118, il personale medico e del volontariato sul territorio,il personale dell’elisoccorso e del policlinico Santa Maria alle Scotte. Il paziente che è stato poi preso in carica dall’Emodinamica delle Scotte, dopo alcuni giorni in Terapia Intensiva, ha adesso buone condizioni di salute e a breve sarà dimesso.
“Ogni professionista della Rete Emergenza urgenza della Sud Est rappresenta un tassello di un puzzle che si incastra perfettamente con gli altri e che determina la salvezza di una vita, come accaduto in questa storia a lieto fine” – dichiara Giuseppe Panzardi, direttore Centrale 118.
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