Della battaglia di Monteaperti c’è chi festeggia la vittoria del 4 settembre e c’è chi festeggia la pace successiva (senza quella i fiorentini sarebbero probabilmente collassati, ndr).
E se nel nostro territorio, con “Monteaperti – passato e presente”, ogni anno celebriamo lo storico evento che tinse di rosso l’Arbia anche Castelfiorentino ricorda i fatti del 1260. Con la differenza che nel Comune della bassa Valdelsa non si parlerà del clamoroso successo ghibellino ma si rievocherà, appunto, il momento della pace del novembre 1260, che fu siglata proprio lì.
In quell’occasione Firenze dovette cedere a Siena i suoi diritti su alcune comunità come Staggia, Montepulciano, Montalcino e Poggibonsi. Vennero inoltre risolte altre controversie come quella dei prigionieri di guerra. Inoltre gli ex-belligeranti si promisero aiuto e assistenza e stipularono una nuova intesa commerciale.
La rievocazione partirà domani e si concluderà domenica. Per due giorni, dunque, il centro storico di questo borgo si calerà nell’atmosfera medioevale dell’epoca, con iniziative che ne ripercorreranno simbolicamente i momenti più salienti: dal torneo di combattimento medioevale allo spettacolo teatrale itinerante sulle “paure del Medioevo”; dalla mostra mercato medioevale al mercato di arti e mestieri, dai giochi ai laboratori (come “realizzo il mio scudo”); dalle dimostrazioni di falconeria alle musiche e danze medioevali.
Domani inoltre ci sarà anche la possibilità di visitare il sipario storico del teatro del Popolo (che raffigura la pace del 1260) o assistere a interventi e letture teatrali sulla vita delle donne nel Medioevo. Domenica invece sarà allestito un accampamento medioevale, interpretato da figuranti in costume (nobili, mercanti, armati), che riprodurrà la vita quotidiana di Castelfiorentino in quel periodo, in concomitanza con le sfilate e i cortei storici che si svolgeranno sia al mattino che nel pomeriggio.