Montepulciano – Sabato inaugurazione della mostra Opio5

Mater Extensa è uno dei tanti nomi della Grande Madre, antico mito inteso come forza creativa e intuitiva che lega gli esseri viventi alla Madre Terra. Ed è sul filo di questo intimo e profondo legame che si legano le opere di cinque giovani artiste, che inaugurano la stagione espositiva della galleria d’arte Opio5.  Un legame che al di la’ delle differenze di nazionalità, esperienze e linguaggi espressivi, si fonda sulla ricerca di un’unione armonica , semplice e profonda,  che presiede il ritmo e l’esistenza del nostro essere.

Ed equilibrio ed armonia sono il fulcro dell’arte di Ola Abdallah, che rivela la ricerca di una natura ridotta alla sua sostanza essenziale: il colore, la materia , lo spazio. Una rappresentazione potente, vitale che guida svelando poco a poco.

Ispirata dall’universo infantile e dalle Fiabe Italiane, trascritte da Italo Calvino, Luiza Avellar, cattura con la sua macchina fotografica la purezza e la leggerezza di bambine danzanti, traducendo in immagini momenti che paiono sospesi in una tessitura fiabesca.

Un percorso interiore fatto di meditazione e scelte di vita importanti contrassegna la ricerca artistica di Claudia Chianese che si palesa,  nei bellissimi gioielli, dove legni raccolti su spiagge e lavorati dalle forze della natura si accompagnano a pietre e metalli di umana fattura.

Christine Madies, scultrice da tempo trasferita  nel nostro paese, plasma e ridà vita a candidi e preziosi marmi di Carrara, riducendoli alla consistenza di velo. Opere  forti e delicate, dalle forme morbide e sinuose che ricordano il corpo femminile e la fertilità.

Infine le opere di Ana Paula Portilla  ispirate  alle primitive rappresentazioni della Dea Madre, le veneri senza volto adorate nel neolitico,  immagini di un universo madre nel cui grembo ha origine la vita e, a cui tutto fa ritorno, dopo la morte, per rinascere.