Il bambino di età compresa tra 0 e 3 anni come persona unica e irripetibile che, anche a pochi mesi dalla sua nascita, manifesta, esprime e costruisce la sua identità; che merita rispetto; al quale va garantito e del quale va sostenuto lo sviluppo quale membro della società, riconoscendo e tutelando la sua appartenenza sociale, culturale e religiosa.
Questi, in estrema sintesi, alcuni dei concetti cruciali, nodali, del “Progetto pedagogico per la prima infanzia, 0-3 anni”, elaborato dalla Giunta Comunale di Montepulciano e recentemente approvato all’unanimità dal Consiglio.
Il Progetto pedagogico si propone come strumento di dialogo tra tutti i soggetti che ruotano intorno ai bambini di 0-3 anni, ovvero “popolazione” degli Asili Nido, pubblici e privati; con esso il Comune “si assume la responsabilità di accompagnare i bambini nella conquista della loro piena cittadinanza – si legge nel documento – e considera il loro sviluppo e la loro crescita come un valore per la comunità intera”.
“Per l’Ente è un impegno importante e di grande significato sociale ed educativo – commenta il Sindaco di Montepulciano, Michele Angiolini – che si rispecchia nelle linee guida propedeutiche all’educazione e allo sviluppo dei bambini compresi in quella delicatissima fascia di età, in stretta collaborazione con le loro famiglie”.
“Con il Progetto pedagogico – prosegue il Sindaco – l’Amministrazione Comunale assume anche il ruolo di governance e di soggetto di controllo nei riguardi di qualsiasi gestore di servizi destinati alla prima infanzia presenti sul territorio, diventandone interlocutore privilegiato non solo nella gestione degli Asili Nido ma anche sul piano dei contenuti educativi e ponendosi come garante verso le famiglie”.
“L’Asilo Nido è la prima comunità a cui approda un cittadino – afferma Emiliano Migliorucci, Assessore al Sociale, delega sotto la quale ricade l’argomento – e l’atto indica le buone pratiche a cui tale delicatissima comunità deve uniformarsi; il documento approvato presenta dunque anche uno spiccato profilo politico, inteso proprio come organizzazione della vita pubblica e rapporto tra cittadini e loro rappresentanti”.
Il progetto, redatto dal Dott. Pietro Lupi, Coordinatore pedagogico incaricato, si articola su vari punti che toccano tutti gli aspetti pedagogici ed educativi; si parla dei bambini, degli adulti impegnati negli Asili Nido per la loro cura ed educazione, degli ambienti e degli spazi che li devono accogliere, dei materiali messi loro a disposizione, di tre momenti fondamentali di cura (il pasto, il bagno – cambi e igiene della persona -, il sonno), delle famiglie, delle diverse culture e di interventi per l’inclusione, di continuità tra le varie realtà scolastiche.
“Tutto può e deve contribuire alla costruzione e al consolidamento dell’identità del bambino e allo sviluppo della sua autonomia – sottolinea Migliorucci –, maturando progressivamente fiducia in sé e negli altri; il nido deve diventare ambiente portatore di salute, di benessere e di fiducia sociale; un luogo di accoglienza e di cultura dell’integrazione in cui i bambini si muovono insieme agli adulti per trovare ognuno la propria strada verso l’apprendimento, uscendo dalla finzione del cosiddetto “bambinesco” (scelte comunicative o relative a spazi e materiali che distorcono innaturalmente la realtà) che può essere un’area di gioco, non di vita”.
Il Progetto Pedagogico pone il Comune di Montepulciano in una posizione di assoluta evidenza in ambito provinciale, essendo tra i pochi ad averlo approvato; dalla sua stessa enunciazione emerge che non si tratta di un “percorso” finito, avendo lo stesso documento, tra le sue caratteristiche, quella della dinamicità, ovvero della suscettibilità ad essere aggiornato, modificato, migliorato.