Ieri sera, al castello di Monteriggioni, piazza Roma è stata ribattezzata piazza Dante, in occasione dei 700 anni dalla morte del Sommo Poeta. All’evento organizzato dal comune di Monteriggioni ha preso parte anche Alessandro Barbero, che oltre ad essere uno storico di fama, negli ultimi anni è diventato un volto noto di televisione e social network italiani. Barbero non ha nascosto la soddisfazione per l’entusiasmo che circonda la figura di Dante e per l’evento di oggi: “Quest’anno tutta Italia parla di Dante”, e ancora “Si può fare cultura anche fuori dalle metropoli, qui c’è l’esempio. In tutti questi anni non ero mai entrato a Monteriggioni, non posso che ringraziare tutti per questa opportunità”. “Bisogna capire, conclude il professore, che la ripartenza non deve essere soltanto dell’economia ma anche della cultura”.
Anche il sindaco, Andrea Frosini, ha parlato di un “pomeriggio assolutamente straordinario”. “Oggi abbiamo un ospite di eccezione -continua il primo cittadino- che ci onora della sua presenza. Vogliamo onorare la memoria di Dante nel migliore dei modi, intitolando la piazza principale di questo meraviglioso castello che lo stesso Dante ha immortalato nella divina commedia”. Il sindaco ha parlato di un “iniziativa che ci ha resi da subito molto orgogliosi e che ha avuto un enorme successo”. Frosini, poi conclude: “Ogni iniziativa che intraprendiamo è tesa a incentivare il nostro fantastico territorio, e questo, partendo dalla cultura e divulgando gli aspetti storici e identitari”.
L’assessore alla cultura e al turismo, Marco Valenti, spiega: “Ho convinto Barbero a venire nonostante abbia sempre un calendario stressante”. Valenti poi si sofferma sulla cultura che “deve essere alla portata di tutti, e i contenuti complessi devono essere raccontati con un linguaggio semplice, che non significa banalizzare”. Valenti chiosa: “Per me la cultura non è mai morta. La cultura è una merce strana, per il motivo che deve essere accettata, non bisogna aver paura di ascoltare la cultura. Quando la cultura non è noiosa bisogna avere il coraggio di accettarla”.