Ammontano a oltre 350 mila euro le risorse che l’amministrazione comunale di Monteriggioni ha destinato all’edilizia scolastica, a un anno e mezzo dal suo insediamento, per rendere gli spazi più moderni e fruibili, adeguandoli alle norme anti Covid-19 e con investimenti rivolti al futuro.
Gli interventi. Le risorse sono state destinate alla sostituzione degli infissi e alla sistemazione del tetto della scuola primaria “G. Rodari” di Castellina Scalo; alla impermeabilizzazione del tetto della scuola dell’infanzia “Collodi” di Castellina Scalo e all’acquisto di giochi per bambini da collocare negli spazi verdi delle scuole dell’infanzia di Castellina Scalo e di San Martino e nei giardini pubblici di tutto il comune. Sistemazioni esterne sono state eseguite anche nella scuola dell’infanzia di Quercegrossa ed è stata affidata, inoltre, la progettazione per l’adeguamento alla normativa antisismica di tre scuole: la secondaria di primo grado “D. Alighieri” e le primarie “Pinocchio” a Quercegrossa e “G. Rodari” a Castellina Scalo. A questi interventi si uniscono gli adeguamenti anti Covid-19 che sono stati adottati in tutte le scuole del territorio, tra cui l’acquisto di un modulo destinato alla didattica, durante l’emergenza sanitaria, nella scuola secondaria di primo grado “D. Alighieri”.
“L’edilizia scolastica – spiega Paola Buti, vicesindaco e assessore ai lavori pubblici di Monteriggioni – è sempre stata una delle priorità per questa amministrazione comunale, che ha investito risorse significative nelle scuole presenti sul nostro territorio per rendere gli spazi sempre più accoglienti e fruibili. Con l’emergenza pandemica, agli interventi già previsti si sono aggiunte le misure da adottare per adeguarsi alle disposizioni anti Covid, tra cui, ad esempio, la scelta, condivisa con la dirigenza scolastica e con gli uffici tecnici del Comune, di impiegare un modulo prefabbricato a servizio della scuola secondaria di primo grado ‘D. Alighieri’. L’acquisto del modulo – aggiunge Buti – è un vero e proprio investimento che, una volta superata l’emergenza, rimarrà a disposizione della comunità per gli usi che saranno ritenuti più opportuni”.