Monteriggioni – Un ricorso al Tar contro le stime governative sull’Imu

Monteriggioni

Anche Monteriggioni è tra i comuni che hanno fatto ricorso al Tar per i tagli ai trasferimenti statali non corrispondenti alle entrate Imu. Il segretario dell’Anci Toscana, Alessandro Pesci, ha scritto infatti ai sindaci di venti Comuni toscani per confermarli che il 7 gennaio è stato presentato al Tar della Toscana a nome di Anci Toscana e dei comuni che hanno aderito all’iniziativa, il ricorso giurisdizionale ai Ministeri dell’Interno e dell’Economia e delle Finanze avverso le nuove stime IMU/ICI. Ciò è avvenuto in parallelo ad una iniziativa nazionale di ANCI, il cui presidente Graziano Del Rio ha detto che si è in presenza “di una nuova manovra per i Comuni da ben 760 milioni di euro, che e’ andata a sommarsi ai tagli inferti con la spending review e alle note difficoltà provocate dal Patto di stabilità”.

 

“Questo Patto di Stabilità fa acqua da tutte le parti – commenta il sindaco di Monteriggioni, Bruno Valentini- Il nostro saldo di fine anno di Tesoreria è salito a quasi 14 milioni di euro. Per un Comune a debiti zero come il nostro, si tratta di fondi che appartengono alla comunità locale e che non possono essere spesi perché il Patto di Stabilità li congela a fronte dei debiti fatti dal resto del sistema della Pubblica Amministrazione, restituibili solo a condizione di una tremenda pressione fiscale”.

 

In Toscana sono venti i comuni che hanno aderito: Arezzo, Buggiano, Calenzano, Camaiore, Campi Bisenzio, Chianciano Terme, Dicomano, Lari, Livorno, Massarosa, Montale, Monteriggioni, Pienza, Pisa, Pontedera, Quarrata, Scarlino, Vecchiano, Vicopisano, Volterra. In pratica ai Comuni sono state sottratti ulteriori trasferimenti statali sulla base di calcoli che non corrispondono alle entrate IMU effettive registrate nel 2012, nonostante che lo Stato disponga dei dati esatti poiché i versamenti dei contribuenti affluiscono direttamente a Roma.

 

“Sono 14 milioni di investimenti che potrebbero essere messi rapidamente in circolo nell’economia locale – conclude Valentini – sostenendo un mondo che invece si va disgregando, col suo carico di drammi sociali grandi e piccoli. Il prossimo governo deve assolutamente allentare questi vincoli assurdi o comunque premiare in modo più deciso quegli Enti virtuosi che avrebbero la possibilità di immettere risorse vere nel circuito economico, difendendo il lavoro. Spero che la politica ci presti altrettanta attenzione di quella dedicata alle alleanze ed alla formazione delle liste”.