Continuare ad offrire servizi importanti ai cittadini senza incidere negativamente sulla qualità e sulla quantità ed allo stesso tempo ridurre la spesa in modo da fronteggiare i tagli ai trasferimenti statali e rispettare il Patto di Stabilità. È questo l’obiettivo che il Comune di Monteroni d’Arbia si è dato con l’approvazione del bilancio preventivo 2012 avvenuta nello scorso Consiglio comunale. Nel costruire il bilancio 2012 commenta il sindaco di Monteroni, Jacopo Armini – ci abbiamo ridotto le spese dell’amministrazione di oltre 250.000 euro e, nonostante questo intervento, ci siamo trovati a decidere come fare fronte ad una possibilità di spesa di 400 mila euro in meno rispetto al 2011. I nostri convincimenti politici ed il buon senso che da sempre ci hanno guidato nell’amministrazione della cosa pubblica – continua Armini – ci hanno spinto a tutelare gli interessi della collettività, in modo da salvaguardare la coesione sociale ed il livello della qualità della vita. Per questo, prima di rinunciare ai servizi, abbiamo ancora una volta rivisto capitolo per capitolo tutte le voci della nostra spesa tagliando o riducendo dove possibile il nostro impegno. Un lavoro certosino in cui abbiamo coinvolto in sede di Commissione Bilancio anche l’opposizione. In questo modo abbiamo risparmiato 273.000 euro rispetto al 2011, ma non abbiamo potuto fare di più perché il 90% della nostra spesa è strutturale e racchiuso in 10 voci imprescindibili per il funzionamento del paese, come la manutenzione, lRsa, il nido, la mensa, il sociale, il Tpl e le gestioni associate tra cui rientrano i servizi cimiteriali e lilluminazione pubblica. Per tutelare questi servizi conclude Armini – abbiamo anche deciso di adeguare laddizionale Irpef in base a scaglioni di reddito e di salvaguardare la prima casa nellapplicazione dell’Imu, la nuova imposta unica sugli immobili introdotta dallo Stato. Alcuni tagli alle spese Nel 2012 il Comune di Monteroni ha mantenuto pari a zero le spese per le consulenze esterne azzerando anche il capitolo dei contributi straordinari che nel 2011 aveva pesato per 5 mila euro. Un taglio importante è stato dato al contributo per gli affitti, passato da 16 mila euro a 4 mila euro. Anche negli arbitraggi per le liti civili il risparmio sarà superiore ai 10 mila euro, passando dai 26 mila euro del 2011 ai 15 mila del 2012. Infine, da segnalare la spesa per la cultura che diminuirà di 8 mila euro su 18 mila.
Per quanto riguarda l’Irpef, lamministrazione comunale ha definito 5 scaglioni: fino a 15 mila euro di reddito laliquota applicata sarà dello 0,70%, da 15 mila a 28 mila sarà di 0,72%, mentre da 28 mila a 55 mila euro si pagherà lo 0,75%. Redditi fra 55 e 75 mila euro applicheranno lo 0,78% di Irpef ed oltre i 75 mila euro si pagherà lo 0,80%. Per fare alcuni esempi, su un reddito di 18 mila euro/anno l’adeguamento dell’Irpef peserà per 2 euro al mese, mentre per un reddito di 26 mila annui laumento mensile sarà di 4 euro. L’applicazione dell’Imu Ulteriori risorse utili per garantire servizi a tutti i cittadini saranno reperite attraverso l’Imu. Applicando le aliquote base definite dallo stato il saldo per i Comuni è uguale a zero. Per questo l’amministrazione ha deciso di tutelare per quanto possibile la prima casa fissando laliquota allo 0,42% del valore della rendita catastale e di agire in maniera più importante sui terreni fabbricabili e sulle seconde e terze case, con un’aliquota dell1,02% rispetto allo 0,76 di partenza. Per non penalizzare l’industria e le attività, infine, l’aliquota Imu per uffici, negozi e capannoni artigianali o industriali sarà dello 0,86%.