Si intitola Vedere di corsa e sentirci ancora meno il libro che sarà
presentato lunedì 28 maggio a Monteroni d’Arbia. Si tratta della storia vera dal
maratoneta audioleso profondo Marco Frattini.
Due i diversi appuntamenti in programma nella giornata di lunedì: il primo si
svolgerà alle 17 all’interno dei locali della Biblioteca comunale Margherita
Moriondo (in Piazzetta del Mulino, 39) e sarà rivolto alle famiglie e ai
bambini che partecipano ai progetti della Tata di comunità in Biblioteca e
Spazio ai Ragazzi.
Alle 21, invece, la presentazione si svolgerà nei locali della Pubblica
Assistenza di Monteroni d’Arbia in via IV Novembre 147, con la presenza, oltre
che dell’autore, anche dell’Assessore allo Sport del Comune di Monteroni,
Massimo Granchi, dell’Assessore al Welfare della Provincia di Siena, Simonetta
Pellegrini, del Presidente della Pubblica Assistenza, Marco Cecchi, e di un
rappresentante del Coni Siena e del Progetto Handy, lo sportello informativo
dedicato ai temi della disabilità.
Da sempre il nostro comune ha molto a cuore i temi della disabilità spiega
l’Assessore allo Sport, Massimo Granchi e per questo siamo onorati di
accogliere nella nostra comunità il maratoneta Marco Frattini in modo da
ascoltare dal vivo la sua storia. La speranza é che dalle sue parole e dal suo
libro possa partire un messaggio direttamente rivolto a tutti coloro che,
purtroppo, hanno problematiche simili e che hanno bisogno di coraggio e forza
per affrontare la loro quotidianietà.
Marco Frattini, di professione odontoiatra, oltre che campione di corsa è anche
esperto di sistemi per l’inclusione culturale nella disabilità. Ideatore e
collaboratore con l’associazione Li.Fra al progetto Il teatro oltre il
silenzio: Vedere di corsa e sentirci ancora meno è il suo primo libro.
Il volume narra una storia che risale al 2008, quando il protagonista Cosmo
Capoverde si ritrova da un giorno all’altro senza più sentire nulla a causa di
una malattia. Cosmo aveva deciso di scrivere un libro sulla corsa ma, incontrata
Laura, parte alla volta di una lunga maratona introspettiva che lo porterà a
riconsiderare la realtà secondo nuovi punti di osservazione. Aveva sempre avuto
paura di esprimersi e dichiarare apertamente quello che sentiva e provava, prima
di tutto a se stesso, ma scopre che ora ha il problema opposto: quello di aver
troppe cose da voler raccontare. Il libro è dunque un diario biografico reale
che non lascia spazio a false speranze o a interpretazioni illusorie e per
questo risulta ancora più sorprendente.