Siena

Morbidi, un secolo di tradizione a Siena. “Il nostro segreto? La famiglia”

Patrizia Morbidi, nel 2025 si celebrano i 100 anni di attività di famiglia. Un traguardo così importante non è casuale. Qual è il segreto?

“Il segreto è la famiglia stessa. La nostra forza è sempre stata questa. Mio nonno aprì l’attività nel 1925, ma già da due anni lavorava in una piccola latteria accanto all’Arco dei Pontani. Aveva rilevato quella latteria dopo aver lasciato il suo lavoro di impiegato alla Banca Popolare dell’Etruria. A soli 21 anni, decise di licenziarsi per acquistare una piccola attività. Da quel momento nacque tutto. Mio nonno era un uomo lungimirante, generoso, capace di coinvolgere le persone intorno a lui, come poi fece con i suoi figli: mio padre Alessandro e mia zia Lucia. Entrambi avevano studiato, ma compresero che il loro futuro era nell’impresa di famiglia. Non lo fecero per obbligo, ma perché lo desideravano. Infatti mio nonno, a dire il vero, avrebbe voluto per loro un futuro diverso ma forse sapeva bene che buon sangue non mente. La stessa passione è stata trasmessa a me, mia sorella Alessandra e mio fratello Antonio. Pur avendo percorsi di studio diversi  sapevamo che avremmo lavorato qui, perché era parte di noi”.

Possiamo dire che il coraggio fa parte del vostro Dna…

“Assolutamente sì. Fin dal nonno, che lasciò la sicurezza di un lavoro stabile per una sfida rischiosa, abbiamo sempre fatto scelte coraggiose. Mio babbo rifiutò un tranquillo lavoro in banca che mio nonno avrebbe desiderato per lui, per continuare l’attività di famiglia. Anche lui fu lungimirante: nel 1978 acquistò il fondo dove ci troviamo oggi e lo restaurò grazie all’architetto Mazzini. Quando, il 23 ottobre 1980, aprimmo il negozio, io avevo appena terminato gli studi al Liceo Classico e già lavoravo in azienda. L’apertura fu inizialmente uno scandalo: un negozio di alimentari nel centro storico di Siena era visto come inappropriato. Un giornale pubblicò un articolo critico. Ma quando aprimmo e si vide la qualità e il livello del progetto, tutti cambiarono idea”.

Torniamo alle origini: la latteria sotto l’Arco dei Pontani. Fino a quando è rimasta lì?

“Fino al 1979. Era il regno di mio padre, e lì c’era anche il suo ufficio”.

Era ancora una latteria?

“No, mio nonno l’aveva già trasformata in pizzicheria. Fu lui a introdurre prodotti come il parmigiano reggiano e la mozzarella di Battipaglia, che distribuivamo in tutta Siena. Mio padre andava personalmente alla stazione a prenderla”.

Negli anni Cinquanta, quella era la prima mozzarella di Battipaglia che arrivava in città?

“Sì. All’epoca tutto il trasporto avveniva su rotaie, non su strada. È una storia affascinante. Era un’epoca diversa, ma già allora sapevamo adattarci ai tempi”.

Quattro generazioni: il nonno, poi suo padre, voi tre fratelli e ora i vostri figli..

“Sì. Ora ci sono i cinque figli (nella foto sotto Patrizia Morbidi con il figlio Vittorio Zani) di noi tre fratelli, ed è un’emozione forte (Si commuove, ndr)”.

 

 

Una storia lunga che ne contiene molte altre da raccontare, ma la sintesi di tutto è tra Gastronomia Morbidi e Salcis…

“Esatto. Dobbiamo tornare al tempo della guerra. Mio nonno lavorava le carni di maiale e, quando queste furono contingentate, nacque il consorzio Salcis, Società anomina lavorazione carni insaccate Siena. Dopo il conflitto, alcuni soci si ritirarono, ma lui rimase e continuò con determinazione. La Salcis divenne un’azienda privata, proseguendo l’attività con solo tre soci fino al 1984, quando diventò esclusivamente di proprietà dei Morbidi”.

Oggi continuate a produrre anche a chilometro zero…

“Sì, produciamo a chilometro zero grazie anche al nostro ovile. Esportiamo i prodotti in tutto il mondo, ovunque ci sia consentito”.

Oltre a essere un’azienda storica, siete anche una realtà moderna…

“Il negozio è una vera boutique del gusto. Questo è frutto della visione della nostra famiglia. Il senese è un pubblico particolare: le novità devono essere proposte con attenzione”.

L’attività è un punto di incontro per tutta la città…

“Copriamo tutte le ore del giorno: dalla colazione al mattino, all’aperitivo la sera, fino alle cene. Organizziamo anche eventi privati in questo spazio, che si presta perfettamente”.

Parliamo delle iniziative per celebrare i cento anni…

“Ci sarebbero tantissime storie da raccontare, ma il 2025 sarà dedicato a eventi speciali. Abbiamo già iniziato con la vetrina e le nuove divise dei ragazzi, e c’è molto altro in programma ma la nostra idea è di celebrare intimamente, con i nostri dipendenti storici e attuali. È un modo per riconoscere l’importanza di chi ha contribuito a questa lunga storia”.

Ci saranno anche eventi per la città?

“Certamente. Abbiamo in programma un’iniziativa in collaborazione con l’amministrazione comunale. L’evento si svolgerà in primavera e sarà un gesto di gratitudine verso Siena, che ci ha sostenuto tanto quanto noi abbiamo cercato di fare per lei”.

Quanti sono i lavoratori di Morbidi e Salcis?

“In Salcis abbiamo sessanta dipendenti, mentre in Morbidi sono sedici a tempo pieno e indeterminato. A questi si aggiungono coloro che lavorano a chiamata come camerieri, attualmente tre”.

 

 

Un successo che si deve anche alle persone che lavorano con voi…

“Assolutamente. Il nostro successo è dato anche da chi ci supporta ogni giorno. Un esempio è Enzo Provvedi, una figura storica per noi. Entrò nel 1963, quando io avevo appena due anni. È andato in pensione ufficialmente il 31 dicembre 2024 e per noi è sempre stato parte della famiglia. Come lui, ci sono state altre persone che hanno lavorato con noi per una vita intera. Sui loro libretti di lavoro c’era solo il nostro nome. Questo ci rende orgogliosi e soprattutto grati, perché lavorano come se fosse la loro attività. E come in ogni grande famiglia anche qui ci sono storie da raccontare. Qui sono nati matrimoni ma anche separazioni. E come se si fosse vissuta una vita parallela oltre al lavoro”.

Katiuscia Vaselli

marco crimi

Share
Published by
marco crimi

Recent Posts

Papesse full color, domani torna l’aperitivo con l’arte tra le sfumature indaco

Dalle Indie occidentali francesi a Palazzo delle Papesse: un salto di 400 anni nel tempo,…

6 ore ago

Contrasto alle truffe agli anziani, nuovo appuntamento dell’iniziativa di carabinieri e comune di Monteriggioni

Campagna d'informazione per il contrasto delle truffe agli anziani, nuovo appuntamento dell'iniziativa organizzata dal comune…

8 ore ago

Beko Europe: nuovo vertice in provincia, il 20 gennaio il corteo dei lavoratori

Su Beko Europe "convocheremo il tavolo di coordinamento in provincia la prossima settimana per arrivare…

10 ore ago

Asl Siena, numeri da record di vaccini antinfluenzali: oltre 27mila le somministrazioni effettuate

Sono oltre 760mila le vaccinazioni effettuate quest’anno in Toscana: un numero nettamente superiore rispetto allo…

10 ore ago

Dai bilanci di genere ai laboratori nelle scuole: nella provincia di Siena al via il progetto Peace

Ben 471mila euro per promuovere la cultura delle pari opportunità e migliorare la qualità della…

10 ore ago

Tutela del patrimonio culturale, anche la biblioteca degli Intronati nel maxi-piano di digitalizzazione della Regione

Anche la biblioteca comunale degli Intronati rientra nel piano regionale che porterà alla digitalizzazione di…

11 ore ago