É scomparso stamani, alle 9.34 nel Monastero Mater Ecclesiae in Vaticano, il Papa emerito Benedetto XVI. Joseph Ratzinger aveva 95 anni e i suoi funerali si svolgeranno giovedì 5 gennaio e a presiederli sarà Papa Francesco.
Forte è stato il suo legame con Santa Caterina da Siena. “Cari fratelli e sorelle, impariamo da santa Caterina ad amare con coraggio, in modo intenso e sincero, Cristo e la Chiesa. Facciamo nostre perciò le parole di santa Caterina che leggiamo nel Dialogo della Divina Provvidenza”, così intervenì il Pontefice in un’udienza generale del 2010.
Le Chiese di Siena-Colle Val D’Elsa-Montalcino e di Montepulciano-Chiusi-Pienza “ricordano con devozione e affetto il Papa emerito Benedetto XVI per il quale invitiamo a pregare in tutte le nostre comunità nelle celebrazioni di oggi e domani. Vogliamo ricordarlo utilizzando una sua frase ormai famosa: ” umile lavoratore nella vigna del Signore”, questo è lo spirito che lo ha guidato nel suo pontificato e nella sua rinuncia ad esso”, è il cordoglio dell’arcivescovo Augusto Paolo Lojudice.
“Il Signore – aggiunge – ci ha donato un grande uomo come Benedetto XVI e come ha sottolineato Papa Francesco, la sua è stata una testimonianza di amore e di fedeltà alla Chiesa di Cristo. Il suo pontificato ha posto le basi per quello di Papa Francesco per un percorso di grande unità e condivisione nella Chiesa”.
La figura di Joseph Ratzinger è stato ricordata anche dal presidente di Regione Toscana Eugenio Giani: “La sua è una morte che ci rattrista. Oltre ai suoi grandi studi teologici Joseph Ratzinger passerà alla storia come il primo Papa che dopo sei secoli ha avuto il coraggio di dimettersi durante il suo mandato, lo ricorderemo per questo”, afferma Giani.
Alcuni dei libri nelle quali il papa emerito Joseph Ratzinger ha espresso il suo pensiero sono stati dati alle stampe negli anni dalla casa editrice senese Cantagalli. “Ne abbiamo pubblicati una decina – precisa l’editore Davide Cantagalli – l’ultimo è stato “La vera Europa” ma quello che ha avuto maggiore successo è stato “Fede, verità e tolleranza” del 2006. Per preparare la pubblicazione degli scritti – sottolinea l’editore – ho avuto contatti diretti sua con lo stesso Ratzinger sia con il suo segretario sia con il traduttore”. Cantagalli da questa esperienza importante si è fatto una precisa idea del personaggio: “Un uomo che si può considerare una delle menti più lucide del nostro tempo. Si poteva essere d’accordo o meno con lui ma era unico nel suo modo di spiegare concetti e idee”.