Sul caso della morte di Simone Casini la procura di Siena ha aperto un procedimento penale con l’ipotesi di reato che è quella dell’istigazione al suicidio. Ed inoltre le indagini svolte, fa sapere il procuratore Andrea Boni, hanno portato “all’individuazione della persona che si celava dietro i profili virtuali con i quali il Casini intratteneva frequentazioni telematiche e telefoniche”. Ad ora, spiega ancora Boni, non ci sono altri elementi ” che possano consentire di ipotizzare la sussistenza di altri reati” ed in particolare “non sono emerse condotte connotate dal fine profitto”. Le indagini andranno avanti con ulteriori approfondimenti. Casini, camionista 43enne di Vivo d’Orcia, fu trovato impiccato all’interno del suo camion sulla strada della Fonte Murata il 27 luglio 2022. Sulla sua scomparsa la famiglia vuole da tempo fare chiarezza e di recente il caso è stato affrontato su “Chi l’ha visto?”. Il camionista intratteneva una relazione telematica a distanza con una donna spagnola di nome Enriquetta, che però è risultata non essere esistente. Dietro al profilo di Enriquetta ci sarebbero in realtà alcuni truffatori, che intendevano raggirare utenti facilmente suggestionabili.
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