Una serie di misure per prevenire la morte cardiaca improvvisa tra i più giovani: è quanto contiene la proposta di legge di un gruppo di professori ed esperti presentata in commissione regionale sanità .
Il fenomeno, si spiega, “mira a ridurre il fenomeno, che ha un’incidenza stimata tra i 1 e 10 casi su 100mila persone l’anno”. Le misure saranno prese sulla base del documento ‘percorso clinico nella morte cardiaca improvvisa. Le indicazioni clinico assistenziali e le buone pratiche’, approvato dall’Organismo toscano di governo clinico.
“Tra gli elementi fondamentali della proposta di legge l’istituzione di un registro regionale sulla morte cardiaca improvvisa che consenta di raccogliere tutti i casi di MCI giovanile e di arresto cardiaco rianimato – si legge-. Un ruolo chiave viene attribuito all’educazione e alla formazione e per questo è prevista l’attivazione di corsi di rianimazione cardiopolmonare nelle scuole secondarie di primo e secondo grado, rivolti sia al personale scolastico che a gli studenti. Parallelamente la proposta prevede l’attivazione di programmi di screening cardiologico nelle scuole superiori. Un altro obiettivo della proposta di legge riguarda l’adozione di misure per la diffusione e la gestione corretta dei defibrillatori automatici esterni con la mappatura e l’installazione obbligatoria in luoghi strategici come scuole, centri sportivi, aeroporti, stazioni ferroviarie e sedi di amministrazioni pubbliche. Per il coordinamento e il monitoraggio delle misure introdotte verrebbe istituita una Commissione tecnica regionale composta da esperti del settore sanitario e da rappresentanti istituzionali e del Terzo settore”.
Al termine di un dibattito approfondito che ha coinvolto i membri della commissione ed i professori, il presidente dell’organismo Enrico Sostegni ha chiesto la più ampia condivisione del progetto per trasformarlo, se ci sarà l’unanimità , in una proposta di legge della commissione Sanità .