I candidati partner per Mps? “Hanno tutti la possibilità di farlo, dipende dalla volontà di investire in questo progetto rispetto ad alternative. Intesa Sanpaolo mi sembra molto difficile visto che ci sono temi di incompatibilità dimensionale sulla rete, quindi Unicredit, Bper e Bpm”.”, dice il presidente di Acri e di Fondazione Cariplo Giovanni Azzone interpellato sul tema. E il 2024 sarà l’anno buono, come detto dal Ministero Giorgetti? “Lo sa il ministro, non lo sappiamo noi”, ha aggiunto Azzone che ha poi detto la sua sul ruolo che possono ricoprire le fondazioni nel dossier: “Cariplo è un piccolissimo azionista di Montepaschi, però le fondazioni non possono avere un ruolo di controllo su una banca importante come Mps”. Intanto, alla vigilia degli azionisti che è in programma domani, i sindacati in un comunicato unitario dicono la loro sulle strategie da seguire a Rocca Salimbeni. “Indipendentemente da tutto ciò – hanno aggiunto le rappresentanze sindacali -, riteniamo che sia giunto il momento per il Monte dei Paschi di non considerarsi più una “preda ambita” o uno strumento di risanamento dei bilanci pubblici, bensì una realtà aziendale capace di prendere in mano e di determinare il proprio destino”. I sindacati hanno chiesto di riprendere “il confronto fra le parti sulla contrattazione di secondo livello, per recuperare le partite salariali e normative rimaste per troppo tempo sottostimate”.
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