“Il filmato che circola in rete corrisponde a quello già all’epoca acquisito in atti”.
Questo si legge nella nota ufficiale appena diffusa dalla Procura di Siena, dopo che il video rimesso online dal New York Post qualche giorno fa sta facendo il giro del web scatenando polemiche e nuove ipotesi sulla morte di David Rossi.
“Con riferimento al video diffuso in rete riguardante la caduta di Rossi David e le fasi immediatamente successive il Procuratore della Repubblica, dottor Salvatore Vitello, titolare del relativo procedimento unitamente al dottor Fabio Gliozzi, subentrato al dottor Andrea Boni, precisa che il filmato che circola in rete corrisponde a quello già all’epoca acquisito in atti” si legge nella nota.
Chi sono allora i due individui che si avvicinano, guardano il corpo e se ne vanno senza nessuna apparente fretta? Nessun mistero, le immagini erano già acquisite e note:
“In ordine alle persone che si avvicinarono al corpo di David Rossi si rappresenta che già nel corso delle primissime indagini furono sentiti due persone informate sui fatti che si ritenne corrispondessero ai due soggetti ripresi nel video – spiega ancora la nota inviata dalla Procura – . Gli stessi resero dichiarazioni perfettamente coincidenti con la loro presenza in loco quale emergente dalla ripresa video e uno di questi fu colui che provvide a chiedere l’intervento del 118“.
Appare pertanto evidente che i due soggetti sentiti all’epoca siano coloro che erano sul luogo del fatto e che hanno chiarito le ragioni della loro presenza: si tratta infatti di Gian Carlo Filippone, grande amico di David Rossi e di Bernardo Mingrone, responsabile della direzione area finanza di BMps e oggi ai vertici di Unicredit.
“Per definitiva conferma ed evitare ogni ulteriore illazione, nella nuova indagine in corso si è delegata la polizia giudiziaria a risentire le due persone già identificate” chiude il Procuratore.
Intanto sabato 25 giugno saranno effettuati la simulazione della caduta del corpo ed il sopralluogo nel vicolo San Pio, dove è precipitato Rossi il 6 marzo 2013, volando giù dalla finestra del proprio ufficio.