Mps, Giani: “Meglio se Stato vende ad un socio rispetto al mercato”

“Il momento delicato sarà quando lo Stato uscirà da Mps. Se mette la Banca sul mercato ci guadagna tanto ma non credo che questa sia la strada giusta. Bisognerebbe invece creare le condizioni affinché arrivi un socio che valorizzi la tradizione e le radici toscane”.

Lo afferma Eugenio Giani che commenta i risultati di bilancio dell’istituto di Rocca Salimbeni.

“Ritengo – aggiunge Giani – che quando sarà scelto chi dovrà essere il proprietario del pacchetto di maggioranza o i soci che ne gestiranno la maggioranza dovremmo sceglierlo avendo ben cura perché noi dobbiamo mantenere questa banca profondamente radicata in Toscana”

E poi rivendica: “Adesso posso dirlo: avevamo ragione quando ci siamo posti totalmente contro, a dire davanti all’allora ministro Gualtieri e agli alti dirigenti del Mef che non volevamo e non era giusto, Mps aveva le risorse per superare un momento in cui si tendeva verso l’incorporazione in Unicredit”.

“Per fortuna abbiamo vinto – aggiunge – avevamo ragione noi, quei dati che allora proponevamo sono i dati che oggi stagliano Mps, con alcune misure di risanamento, come una realtà capillare sul territorio, con una capacità di raccolta, di interpretazione dei bisogni e risposte in termini finanziari che l’hanno reso a questo punto, anche in anticipo dei tempi, protagonista di un pericolo scongiurato”.

“Insomma -conclude- avevamo il timore che con esso scomparisse la presenza di una realtà sul piano finanziario importante della Toscana, e invece questi dati dimostrano che è stato giusto tenere Mps con una proprietà dello Stato e valorizzare il suo management e la sua prospettiva”.