All’Esecutivo Draghi viene richiesto di trovare una sede per negoziare con i sindacati “per individuare soluzioni condivise finalizzate a poter dare un assetto stabile al Gruppo in modo che possa continuare a operare efficacemente sul mercato, visto anche il ruolo di sostegno all’economia reale del Paese che la banca sta svolgendo in questi difficili momenti”. Lo chiedono, in una nota congiunta, le rappresentanze sindacali dentro Mps. Rilevando che il nuovo Governo Draghi “non ha finora contribuito a fare chiarezza sulla situazione” di Mps e i suoi dipendenti, le sigle chiedono che il Mef superi “i vincoli a suo tempo concordati con i regolatori europei, riguardanti anche la permanenza dello Stato nel capitale azionario del Gruppo, garantendo i livelli occupazionali, la salvaguardia delle professionalità e il mantenimento dell’integrità organizzativa del Gruppo stesso”, si legge. Lo stato Italiano si faccia carico sia il garante ” di un percorso, avviato e non ancora completato, di normalizzazione e risanamento definitivo della Banca stessa”.