Dentro Mps la situazione “appare assai problematica” perché “le soluzioni logistiche proposte dal management tardano a produrre gli effetti auspicati, o teorizzati, nelle progettualità del Piano”.
Lo scrivono in una nota le rappresentanze di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca, Unisin alla vigilia dell’assemblea degli azionisti di Rocca Salimbeni. I sindacati ritengono che gli impegni assunti dell’ad Luigi Lovaglio alla presentazione del Piano “debbano essere ottimizzati, anche sulla base delle linee guida del Protocollo sulle relazioni industriali sottoscritto lo scorso 23 dicembre”, spiega la nota.
“Impegni di carattere contrattuale – relativi al generale recupero del potere di acquisto delle retribuzioni mediante, ad esempio, il ripristino del sistema premiante, incentivante e promotivo , con la valorizzazione delle relazioni sindacali ad ogni livello, ed il continuo coinvolgimento dei sindacati. nella gestione dei progetti discendenti dal piano industriale, e degli impatti che gli stessi determinano sulle risorse umane, al fine di prevedere una efficace e necessaria politica di nuove assunzioni, come peraltro codificato nell’Accordo 4 agosto 2022 e nelle successive intese”, proseguono.
“Sarà altrettanto importante capire, all’indomani dell’assemblea degli azionisti, quali deleghe verranno conferite da parte del cda e dell’ad agli interlocutori e alle funzioni aziendali, per portare avanti un proficuo confronto negoziale con i sindacati., mentre altrettanto importante risulterà la definizione delle future strategie da parte dell’Azionista di maggioranza, che dal nostro punto di vista dovranno salvaguardare l’integrità del Gruppo e delle sue attività , valorizzare il marchio e l’attuale insediamento territoriale della Banca e prevedere un ruolo di primo piano per il Monte dei Paschi in ottica di consolidamento e di sviluppo”, continuano.