
I lavoratori di Monte dei Paschi “si aspettano di vedere riconosciuti in maniera adeguata tutti gli sforzi ed i sacrifici degli ultimi anni” e per questo i sindacati “intendono portare avanti nel più breve tempo possibile la prima fase di rinnovo della contrattazione di secondo livello, che consentirà di migliorare il complessivo impianto normativo e di rinforzare i processi di sviluppo professionale”. A comunicarlo sono i coordinamenti di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca, Unisin dell’istituto finanziario. “Allo stesso tempo, sarà necessario raggiungere un’intesa sul premio aziendale 2025, la cui entità dovrà essere coerente con i compensi previsti dalle politiche di remunerazione aziendale approvate in assemblea”, si legge ancora. In merito all’assemblea di ieri, che ha portato al via libera dell’aumento di capitale per l’ops su Mediobanca, le sigle evidenziano come il voto favorevole pone Mps “in una posizione che in pochi avrebbero immaginato solo qualche mese fa, quella cioè di protagonista del riassetto del sistema bancario italiano”. Una situazione che, proseguono, “unitamente alla definitiva uscita dal regime speciale a cui la Banca era sottoposta in virtù degli accordi negoziati con gli organi di vigilanza europei, ai positivi risultati di bilancio degli ultimi anni e al ritorno dei dividendi agli azionisti, delineano in maniera chiara l’inizio di un ambizioso percorso, che dovrà preservare la storia e l’autonomia di Monte dei Paschi”. I sindacati “hanno sempre creduto nella capacità delle lavoratrici e dei lavoratori di sostenere la Banca negli anni difficili, partecipando al definitivo rilancio attraverso il loro senso di responsabilità, la loro abnegazione – concludono-, la loro professionalità e credibilità nei confronti della clientela”.