In Mps la quota del Mef scende dal 68% al 64,23%, questo è il risultato della scissione da 7,5 miliardi di crediti deteriorati dell’istituto di palazzo Salimbeni in favore di Amco. Lo rende noto la banca in una nota dove si spiega quello che è avvenuto nell’esercizio dell’opzione asimmetrica da perte dei soci di minoranza di Mps. L’istituto ha inoltre reso noto di aver collocato un’emissione obbligazionaria unsecured di tipo Senior Preferred a tasso fisso con scadenza 5 anni, destinata ad investitori istituzionali, per un ammontare pari a 750 milioni di euro.La transazione ha ricevuto ordini finali per circa 1,7 miliardi di Eur da parte di oltre 160 investitori. Il rendimento, indicato inizialmente pari a circa il 2,25% – 2,30%, è stato portato ad un livello finale pari a 1,963%. Il titolo è stato distribuito ad Asset Managers (61%), Banche (18%), Fondi Hedge (13%) e altri (8%). La ripartizione geografica è stata la seguente: Regno Unito (39%), Italia (33%), altri paesi (28%). L’obbligazione, emessa a valere sul programma Debt Issuance Programme di BMPS, con rating atteso di Caa1 (Moody’s) / B (Fitch) / B(high) (DBRS), sarà quotata presso la Borsa di Lussemburgo. Credit Suisse, Deutsche Bank, IMI-Intesa Sanpaolo, MPS Capital Services e Société Générale hanno curato il collocamento in qualità di Joint Bookrunners.