Siena

Mps, l’appello di Confcommercio e Confesercenti alle forze politiche

Un appello a tutte le forze politiche del territorio. La soluzione su Mps per Confcommercio e Confesercenti Siena  deve basarsi su quattro punti fermi imprescindibili.

Il mantenimento di un solido rapporto con il territorio “che dal 1472 ha caratterizzato la banca e che, anche se negli ultimi anni si è allentato, deve tornare ad essere un asse portante della futura strategia operativa”; il mantenimento della direzione generale a Siena “quale segno tangibile di continuità storica della banca con il luogo in cui è nata e cresciuta”; il mantenimento dei livelli occupazionali “sia per quanto riguarda le filiali ma anche per alcune direzioni strategiche che riteniamo debbano continuare ad essere presenti e ad operare da questo territorio”; La definizione del contenzioso con la Fondazione Monte dei Paschi, “con le risorse che ne deriveranno, questa potrà, con una maggior patrimonializzazione, tornare a svolgere un ruolo di player di primo piano nello sviluppo del territorio, evitando di ripercorrere strade del passato che hanno prodotto i risultati che sappiamo”.

“Crediamo che questi punti possano rappresentare il sentire di buona parte della comunità senese, e rappresentare la base per una coesione vera e decisa di tutte le forze politiche, sociali ed economiche del nostro territorio” , si legge in una nota. “Ci rivolgiamo quindi a tutte le forze politiche, nessuna esclusa, perché su una partita di tale importanza si accantonino divisioni e distinguo, e si vada con una voce unica a sostenere il futuro del Monte dei Paschi –  dicono le Associazioni –  Lo stesso appello lo rivolgiamo al Consiglio Comunale, chiamato a breve ad esprimersi sul tema, perché anche in tale sede si riesca, superando la dicotomia maggioranza /opposizione, a giungere ad una sintesi comune che consenta di riaffermare con forza il ruolo centrale della nostra comunità”.

“Ci rivolgiamo infine al Presidente della Regione, al Presidente della Provincia ed al Sindaco di Siena perché, come hanno fatto finora, continuino a portare avanti in modo sinergico il rapporto con i poteri centrali, forti del sostegno e dell’unità di intenti che tutti insieme dobbiamo garantire per non vanificare secoli di storia”, concludono.

marco crimi

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