L’attenzione si concentra anche sul futuro: un’eventuale aggregazione con Banco Bpm? Luigi Lovaglio non esclude il valore dell’istituto ma chiarisce subito le priorità. “È un’ottima banca – ribatte il manager –. Oggi noi siamo completamente focalizzati a portare avanti il progetto con Mediobanca. Siamo convinti che la velocità sia un fattore determinante per il successo di queste operazioni e vogliamo realizzarlo a beneficio dei nostri clienti, dipendenti, azionisti, territorio e sistema Italia”.
Al centro del confronto con i senatori c’è anche la quota di Generali, acquisita tramite Mediobanca. Lovaglio definisce l’investimento “un asset molto importante della nostra realtà anche se pesa un po’ meno che sul bilancio della sola Mediobanca”. E precisa: “Generali rappresenta una parte non correlata con l’attività bancaria, una fonte di reddito che è benvenuta nel nostro conto economico”. Un apporto che, sottolinea, deve comunque garantire risultati positivi: “Come tutti gli investimenti in cui la banca mette capitale deve dare una redditività positiva”.
L’amministratore delegato di Mps ripercorre poi i passaggi che hanno portato all’acquisizione di Mediobanca, oggetto principale dell’audizione davanti alla commissione parlamentare d’inchiesta sul sistema bancario. “È un’idea mia che risale al dicembre 2022”, spiega Lovaglio, ricordando che “Piazzetta Cuccia è stata sempre al centro dell’attenzione del Monte”.
L’operazione, conclusa di recente, viene descritta come una scelta strategica pienamente coerente con la logica di mercato. “È francamente un’operazione ampiamente di mercato e lo dimostra l’attenzione con cui il mercato ci sta seguendo”, afferma l’ad, che spiega anche la logica industriale della manovra: “È un progetto innovativo che si basa sulla diversità delle due realtà per generare ulteriore valore: le due società vantano un patrimonio straordinario di professionalità, sono due marchi forti di una storia prestigiosa, che saranno coltivati per ulteriormente arricchirli e utilizzare al meglio il loro posizionamento unico e riconoscibile”.
Non manca un passaggio sul ruolo del Ministero dell’Economia e delle Finanze, sceso sotto il 5% del capitale. Lovaglio la definisce “una delle operazioni più brillanti portata a termine dal governo, in modo trasparente, a beneficio del mercato”. E aggiunge: “Io credo che come mia valutazione ciò che ha fatto il governo riducendo la quota dal 64% iniziale al 4,8% di oggi è un lavoro eccellente dalla A alla Z”.
Infine, sulle indagini relative al collocamento della terza tranche da parte del Mef, Lovaglio chiarisce: “La banca non è coinvolta con procure, da quello che mi risulta fino a quando sono entrato qui”.
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