“Ora siamo all’ultimo miglio da percorrere”, poi “potremo essere tra le banche di testa in Italia”. A Palazzo San Macuto l’ad del Monte dei Paschi Luigi Lovaglio ha espresso fiducia sull’aumento di capitale dell’Istituto di Rocca Salimbeni. E ai parlamentari della commissione d’inchiesta sul sistema bancario ha spiegato che “c’è interesse nel supportare Mps” perché “le banche hanno fatto pre underwriting, poi sotto periodo sottoscriveranno l’impegno. Ho sensazioni positive, c’era la coda di chi voleva supportarci”. Restando nell’argomento dell’aumento Lovaglio ha precisato che questo non comporterà effetti diluitivi nella quota controllata dal ministero dell’Economia perché, ha spiegato, “è previsto che l’azionista di maggioranza sottoscriva la quota di propria competenza dell’aumento”. Quanto alle interlocuzioni tra Mef e Ue , l’opinione dell’amministratore delegato e che esse siano in fase conclusiva. C’è poi la parte che riguarda le eventuali aggregazioni: se a Rocca Salimbeni si raggiungesse un determinato livello di utile allora la Banca potrebbe stare in piedi da sola. Se però le aggregazioni fossero necessarie Mps, ha detto Lovaglio, “dovrà valorizzarsi per potersi sedere al tavolo con pari dignità” . Capitolo uscite: per finanziare i prepensionamenti da fare entro il 2022 Mps userà 800milioni dei 2,5 miliardi di aumento di capitale.