Il primo a commentare la petizione “Non cancellate il Monte” (qui trovate il link per sottoscrivere), nata “per garantire l’autonomia operativa della Banca e la salvaguardia del territorio senese” è Tommaso Marrocchesi Marzi, il candidato del centrodestra per le suppletive a Siena.
Lo stesso Marrocchesi Marzi è, insieme a Mario Draghi ed Enrico Letta, uno dei destinatari della lettera (che potete leggere cliccando qui) che accompagna l’atto e, nelle sue prime considerazioni, accusa gli avversari politici: “Quanto ho letto è molto attendibile: è stato ricostruito il rave che il Pd ha fatto sulla pelle del nostro territorio e che avanti da venti anni a questa parte – dice-. Mi chiedo se Letta, che si fa filtrare il territorio dai sindaci del suo partito, riuscirà mai ad avere un quadro così lucido della situazione”.
L’analisi del candidato del centrodestra sulla proposte contenute nella petizione non può non partire da Mps. “Condivido le perplessità sul metodo usato dal Tesoro – spiega-. Quando mai si apre una data room così importante dando accesso ad un solo interlocutore? Questo fa pensare ad un percorso che proceda verso un esito che è stato stabilito prima: la data room – aggiunge- serve a Unicredit per capire quanto può prendere dal Monte e quanto può scaricare ai contribuenti”.
Il ragionamento poi si sposta sul tema della banca a base interregionale: “quando se ne parla bisogna però anche poi fare la verifica sul mercato, la semestrale poteva essere un buon inizio per capire come stava il malato”. Infine, sul marchio, “se fosse slegato al suo territorio di riferimento sarebbe grave”.
Marrocchesi Marzi poi si focalizza sui temi individuati, nella lettera, come la base per il rilancio sociale ed economico del nostro territorio. Si parte con le scienze della vita e il polo vaccinale: “Non deve essere la contropartita allo sfascio di Mps – il candidato pone così il suo aut aut -. I fondi del Pnrr sono importantissimi per questo settore, ma si agganciano a dei progetti specifici: bisogna fare attenzione perché sennò rischiamo di farceli scippare” . Per Marocchesi Marzi il polo delle scienze della vita rappresenta anche “un ‘idea di principio di economia circolare, basti pensare alla quantità di plastica che viene usata nella diagnostica”.
Capitolo infrastruttre, la petizione chiede che “si affronti con decisione la cronica carenza di infrastrutture nei trasporti”. La risposta dell’imprenditore del vino non si fa mancare: “l’elettrificazione è un gesto di green-economy: mi sono già confrontato con chi si occupa di ingegneria ferroviaria e le tratte regionale del Senese potrebbero sperimentare i treni a idrogeno”. Il candidato parla poi della stazione dell’alta velocità Media Etruria, “è importantissima ma va vista come uno scambio modale tra diversi mezzi di comunicazioni”. Per i trasporti “potremmo avere un ulteriore collegamento con l’A1, un nuovo casello che anticipi Bettolle e Chiusi”, questa la sua proposta.
L’epilogo è su cultura e ricerca. “Le università vanno sostenute perché saranno fondamentali per lo sviluppo del Polo della vita – conclude-. Bisogna sostenere anche la nostra arte e gli investimenti dovrebbero compensare il costo sociale della svendita della Banca, anche se premetto che questa ultima cosa non la vuole nessuno”.
Marco Crimi