Mps, il giudice è ammalato, slitta la sentenza per Profumo e Viola

Slitta all’11 dicembre la sentenza di appello per gli ex vertici di Mps, Alessandro Profumo e Fabrizio Viola, nel processo di secondo grado sulle presunte irregolarità nella passata gestione della banca.

Uno dei giudici della seconda Corte d’Appello è influenzato e si è quindi disposto il rinvio. I due, alla guida di Rocca Salimbeni dal 2012 furono ritenuti colpevoli in primo grado per aver fornito informazioni errate sullo stato reale della contabilità bancaria dal 2008 (Santorini ed Alexandria).

Gli imputati erano stati condannati in primo grado a 6 anni (Profumo e Viola) mentre era di 3 anni e mezzo la condanna per l’ex presidente del collegio sindacale Paolo Salvadori. I difensori avevano chiesto l’assoluzione “perché il fatto non sussiste”.Il procuratore generale Massimo Gaballo aveva chiesto invece la conferma delle condanne di primo grado per Viola e Profumo, mentre per Salvadori – sollevata l’eccezione di incompetenza territoriale – ha invocato la nullità della condanna e il rinvio degli atti al tribunale di Siena.

La notizia ha affievolito lo scatto in Borsa del titolo che ora si trova a +0,40% con un valore di 3 euro.