“L’ipotesi di acquisizione solo parziale di Mps e non della banca nella sua interezza, tra l’altro al netto dei rischi di contenziosi straordinari e dei crediti deteriorati, non risponde all’esigenza di massima salvaguardia dei livelli occupazionali e di riconoscimento delle professionalità dei 21mila dipendenti”. Lo dichiarano in un comunicato congiunto le rappresentanze sindacali delle Banca che hanno letto la nota di Unicredit che dichiara che è stata avviata una interlocuzione in esclusiva con il MEF per una potenziale operazione di aggregazione di un “perimetro selezionato” di attività commerciali di Mps. I sindacati si sono incontrati con l’Ad di Mps Guido Bastianini ed hanno “chiesto spiegazioni in merito ai numerosi aspetti non chiari contenuti nel comunicato emesso da Unicredit”. Lo eroganizzazioni sostengono che Bastianini “non è stato in grado di chiarirli trattandosi di una “manifestazione di interesse” che verrà vagliata nelle prossime settimane”. Le sigle concludono:”L’uscita dello Stato deve avvenire gradualmente e deve contemplare sia la tutela dell’occupazione che l’integrità dell’intero perimetro aziendale. Respingiamo ogni ipotesi di divisione della struttura attuale del Gruppo che comporti impatti traumatici e ricadute non gestibili all’insegna della sostenibilità.