Mulinacci: “Dal Comune nessuna risposta alle nostre domande sul futuro del Siena”

“Dal momento che è impossibile parlare con la società avevamo chiesto già da dicembre un incontro con il comune di Siena. Alla nostra richiesta, tuttavia, non è seguita alcuna risposta o comunicazione. Devo dire, che in 50 anni è la prima volta che mi capita di fare una richiesta simile al sindaco e non venire preso in considerazione. Dopotutto, noi siamo un’associazione che chiede un colloquio”. Sono queste le parole scelte da Lorenzo Mulinacci, presidente del Siena club Fedelissimi, per parlare dell’assemblea generale della storica associazione di tifosi bianconeri che si è svolta ieri sera. Tra i punti all’ordine del giorno spiccava l’attuale situazione che sta attraversando la Robur.

Il Siena, infatti, sta attraversando un periodo non semplicissimo della sua storia: la scorsa stagione la squadra ha terminato il campionato di Serie D al quinto posto, riuscendo a staccare il pass per la Lega Pro soltanto in sede di ripescaggio. In questa stagione, invece, il Siena dopo un buon avvio è andato incontro ad un periodo di grossa difficoltà che l’ha visto scivolare sempre più verso il fondo della classifica arrivando a rischiare anche la permanenza in Serie C. A destare preoccupazione nei tifosi, cosa di cui non hanno mai fatto mistero, è stata la gestione societaria: in meno di due campionati sono 7 gli allenatori che si sono alternati sulla panchina dell’Artemio Franchi, 3 i direttori generali ed altrettanti i direttori sportivi che si sono dati il cambio.

Dall’assemblea di ieri sera, tuttavia, non è arrivata una nota ufficiale né una presa di posizione univoca. A spiegare i motivi è lo stesso Lorenzo Mulinacci, presidente del Siena club Fedelissimi: “In un momento così delicato della stagione abbiamo deciso di concentrarci solo sul dato sportivo. Con 6 partite da giocare in un mese e con l’obiettivo primario della salvezza abbiamo preferito rimandare ogni valutazione alla fine del campionato”. “Sarebbe stato – prosegue – sbagliato arrivare ad una posizione, piuttosto che ad un’altra, solo per una valutazione a caldo fatta in seguito ad una vittoria o ad una sconfitta. Comunque, noi adesso sosterremo solo la squadra”.