Quelle multe non si dovevano fare e così il professor Giovanni Buccianti ha vinto davanti al giudice di pace contro la polizia municipale della nostra città.
Il contendere prende avvio qualche tempo fa quando il docente universitario oggi in pensione si vede notificare una dopo l’altra diverse contravvenzioni perchè una volta al giorno era passato tra Banchi di Sotto, il Chiasso Largo e Banchi di Sopra (la famigerata ‘y storica’ più volte contestata da diversi soggetti) senza chiedere il permesso alla polizia municipale. Sì, doveva chiedere l’autorizzazione pur avendo un permesso invalidi. L’ultima multa diventa la classica goccia che fa traboccare il vaso. Il professore è un invalido al cento per cento, ha quindi il permesso di transitare nella ztl, ma non in quel triangolo della città. Quello è inibito a tutti invalidi compresi. Il professor Buccianti, uomo di diritto e grande studioso trova che dalla sua c’è un decreto presidenziale che gli dà ragione, ci sono numerosi pronunciamenti della Suprema Corte tutti a suo favore e quindi “da prima ho cercato –
come lo stesso docente racconta – in via bonaria a risolvere il problema. Purtroppo né il comandante, né l’assessore Maggi hanno voluto esprimersi e così ho deciso di portare il mio caso davanti ad un giudice di pace. Quando sono entrato lo stesso giudice mi ha chiesto chi fosse il mio legale e ho risposto che mi difendevo da solo”. Presente a quella udienza anche il vice comandante della polizia municipale.
Il professor Giovanni Buccianti spiega i fatti e lascia al giudice tutte le sentenze della Corte di Cassazione tra quelle ce n’è una del 2017 su un fatto accaduto a Busto Arsizio che sembra la fotocopia di quanto accaduto al docente. La sua dialettica, la lucida capacità di ragionamento e la giurisprudenza costante trovata dallo stesso porta il giudice a dare ragione al docente universitario. L’ultima multa elevata nella “y storica” viene annullata. A fronte di questo in tanti hanno chiesto al professor Buccianti la sentenza del giudice di pace di Siena.
Fin qui il caso ma a fronte di questo c’è da chiedere cosa accadrà in futuro. Per ora il divieto è ancora in essere in quel minuscolo incrocio di strade nel centro storico della nostra città e proprio qua si potrebbe affacciare un problema di non poco conto per l’amministrazione comunale. La Cassazione ha stabilito che l’invalido può transitare ovunque senza chiedere autorizzazioni e quindi anche da là. E se dovesse accadere un piccolo incidente dove è coinvolto un invalido alla guida di un veicolo chi pagherà?
Cecilia Marzotti