Nannini accorcia la filiera e punta sulle farine a km zero per i prodotti da forno distribuiti nei punti vendita del gruppo, con l’obiettivo di mettere il consumatore al centro e garantire qualità e bontà di un prodotto Made in Siena.
In questi giorni si è conclusa la mietitura del grano prodotto nei 107 ettari di terreno a Santa Colomba (Monteriggioni), alle porte della città, dove dopo un lungo studio è stata recuperata l’antica attenzione verso il grano da cui nascono farine totalmente senesi, destinate ad alimentare le richieste del gruppo. Un’attenzione alla materia prima, coltivata in modo biologica e secondo la tradizione, che andrà ad alimentare le necessità dei locali del gruppo per le farine: dalle più comuni alla integrale e multicereale fino a quelle di grano arso e Verna. E allo studio c’è anche una speciale farina di farro.
Al fine di valorizzare le farine prodotte a Siena, Nannini ha ulteriormente investito sulla città e sulle sue eccellenze: è entrato all’interno del Gruppo, il Forno San Marco che proprio nel 2019 ha festeggiato i 25 anni di attività. Una realtà senese che sarà valorizzata attraverso investimenti sulle professionalità già presenti, inserimenti occupazionali e rinnovo dei macchinari per sostenere al meglio le richieste dei locali del Gruppo Nannini, pur mantenendo ben salda le tecniche di lavorazione artigianale. In quest’ottica il prossimo martedì 13 agosto sarà inaugurato un nuovo punto vendita, la “Bakery”, in via Montanini 9, dedicato ai prodotti da forno: è il primo negozio del Gruppo specificatamente dedicato alla vendita di pane, pizza e pasta fresca. Le farine prodotte dal grano coltivato a Santa Colomba saranno utilizzate anche nei punti vendita del Gruppo e per la realizzazione dei dolci che hanno fatto la storia di Siena e di Nannini.
“Dal campo al Campo” è lo slogan scelto per sostenere la strategia del gruppo: puntare su una produzione realmente a filiera corta che parte dal campo di grano di Santa Colomba e arriva in città, idealmente rappresentata dal suo salotto buono ovvero la piazza del Campo, e quindi al consumatore, nel raggio di pochissimi chilometri.
“Con queste operazioni si rafforza la scelta di valorizzare al massimo il territorio senese attraverso una produzione e un impiego di professionalità senesi. Non solo – fanno sapere dal Gruppo Nannini -, il nostro obiettivo è garantire la genuinità e la qualità dei prodotti attraverso la sicurezza che deriva dal conoscere dove nasce ciò che si mangia”.
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