“Stiamo parlando di un modo diverso di collaborare – continua Angela Minutella – che permette ed obbliga a riconsiderare l’intero sistema delle relazioni. La nostra idea è che nessun progetto può avere successo se dietro non esiste una volontà comune, un gruppo unito e coeso, una base valoriale condivisa.”Quindi, con questo si intende realizzare un preciso percorso di apprendimento e di crescita, personale e professionale, destinato al gruppo “Talento-D”: valorizzare le individualità di ciascuna; consolidare il nostro gruppo; riflettere sul talento al femminile e creare le basi e le opportunità per sviluppare insieme progetti futuri. La nostra è una rete, ad oggi informale in quanto non ancora contrattualizzata, e per la quale stiamo acquisendo manifestazioni di interesse e definendo insieme il programma”. Una Rete che è aperta al contributo di tutte le imprese, senza alcuna distinzione, e non solo quindi alle aziende associate a Confindustria Siena.
“Insieme a Patrizia Bucciarelli (vice-presidente) e tutto il gruppo di Usilia abbiamo promosso questo progetto perché crediamo fermamente che le donne possano apportare con il loro sapere, la loro formazione, il loro talento un valore aggiunto, come contributo alla costruzione di un nuovo modello organizzativo e di gestione aziendale.” Proprio pochi giorni fa si è tenuto inoltre presso la sede dell’Associazione Industriali della Provincia di Siena un seminario sul tema delle “Reti d’impresa”, al quale sono intervenuti relatori quali Enzo Rullani, professore di Strategie d’impresa e di Economia e gestione della conoscenza, presso la Venice International University e Marco Tupponi, avvocato dello Studio Tupponi, De Martinis & Partners di Forlì, che hanno illustrato opportunità e tecnicalità delle Reti; quindi la parlamentare on. Susanna Cenni e l’imprenditore Stefano Sarti di Bologna che hanno invece portato il loro contributo attraverso la testimonianza delle relative esperienze su questo nuovo strumento.
”Ringrazio Confindustria Siena – conclude Angela Minutella – per la disponibilità e supporto a questo percorso e che testimonia l’apertura alle nuove forme aggregative dell’Associazione di via dei Rossi”.