L’arte arriva in Pediatria grazie alla sezione poeti dell’Associazione Gruppo Scrittori Senesi e agli artisti dell’Associazione ArsAnima. Ieri erano state donate ai piccoli pazienti copie del libro “Le fiabe di Santo Spirito e altri racconti”
L’arte arriva in Pediatria grazie alla sezione poeti dell’Associazione Gruppo Scrittori Senesi e agli artisti dell’Associazione ArsAnima che hanno dedicato ai piccoli pazienti del policlinico Santa Maria alle Scotte un intero pomeriggio, condividendo con loro pensierini, poesie e disegni sul Natale. I bambini hanno dato spazio alla loro fantasia creativa con ogni mezzo di comunicazione: scrittura, interpretazione, disegno e qualunque altra forma comunicativa in grado di manifestarsi.
“L’iniziativa – ha spiegato Mauro Costabile, infermiere e scrittore, tra gli organizzatori dell’evento – ha avuto come obiettivo quello di abbattere l’invisibile barriera che, per chi è ricoverato, separa l’ospedale da tutto il resto, per dare una voce e un senso alla parola, un colore e una forma ai sogni dei piccoli degenti e fare in modo che continuino a sentirsi parte della vita quotidiana e del tessuto sociale”.
Entusiasmo natalizio per i piccoli pazienti del policlinico Santa Maria alle Scotte in questi ultimi giorni: dalle forze dell’ordine al regalo di ieri da parte dei detenuti del carcere senese di Santo Spirito, con una grande sorpresa.
Nell’ambito della Festa del Dipartimento Materno Infantile dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese, erano state infatti alcune copie del libro “Le fiabe di Santo Spirito e altri racconti”, opera che racchiude gli scritti dei detenuti della Casa Circondariale di Siena. A consegnare i libri è stato il direttore del carcere senese Sergio La Montagna, accolto dal direttore della Pediatria delle Scotte professor Salvatore Grosso.
La vera sorpresa del pomeriggio è stata rappresentata da Oscar, un bellissimo Terranova, che è stato sommerso dalle carezze dei piccoli pazienti: Oscar fa parte di un progetto che vede la sua presenza all’interno delle case circondariali, per accompagnare i bambini dai genitori detenuti.